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Codacons, Salvini ad Agrigento:Vogliono uccidere la Sicilia e li accogliamo come Messia

Responsabile Regionale Trasparenza Enti Locali, Codacons, Giuseppe DI ROSA: 

Salvini in provincia di Agrigento, accolto come un messia, si accorge solo ora che non abbiamo neppure una autostrada, parla di infrastrutture e nel frattempo vuole la Legge sulla AUTONOMIA DIFFERENZIATA(federalismo) che ucciderebbe definitivamente il Sud ad iniziare dalla Sanità

In sostanza sta emergendo la rottura dei principi fondamentali di eguaglianza e solidarietà su cui si fonda lo Stato italiano.

Ora si chiama ‘autonomia differenziata’ delle Regioni. Una volta si chiamava ‘federalismo’ e poi ‘devolution’. Definizioni diverse legate esclusivamente alle tattiche adottate dalla Lega in funzione dei cambiamenti nei rapporti di forza tra le forze politiche degli ultimi 30 anni. Pensando a questo lungo periodo riaffiorano immagini ingiallite e parole d’ordine superate: secessione, repubblica del Nord, rivolta fiscale, folklore dei raduni del Monviso con l’acqua del Po nell’ampolla e quelli di Pontida con partecipanti agghindati da celti, dichiarazione d’indipendenza della Padania, ricorso alle armi, autodeterminazione di un popolo, giudizi negativi sui meridionali, ecc.

Chi ritiene che la Repubblica debba essere una e indivisibile (articolo 8 della Costituzione) può ritenere sincera questa conversione leghista dal secessionismo al sovranismo? La risposta è nel ddl sull’autonomia differenziata a trazione leghista approvato recentemente nel Consiglio dei Ministri. Risponde positivamente alle richieste di maggiore autonomia già presentate da Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna e consente a tutte le altre Regioni di mettersi in coda per avere ancora altre competenze. Le materie oggetto di potenziale trasferimento dallo Stato sono: istruzione, sanità, strade, autostrade, porti, aeroporti, ferrovie, ambiente, beni culturali, governo del territorio, lavoro, previdenza integrativa e demanio statale. Di fatto lo Stato sarebbe svuotato. Secondo Calderoli “l’autonomia differenziata è una riforma necessaria per rinnovare e modernizzare l’Italia, nel segno dell’efficienza, dello sviluppo e della responsabilità. L’Italia è un treno che può correre se ci sono Regioni che fanno da traino e altre che aumentano la propria velocità, in una prospettiva di coesione…”. Dichiarazione generica e un po’ equivoca, coerente con le richieste del Veneto e della Lombardia che durante la campagna referendaria per avere più autonomia, hanno chiesto di trattenere sul proprio territorio quello che resta dei tributi versati allo Stato ma non utilizzati per finanziare servizi e investimenti forniti nella singola regione.

“Vogliono uccidere la Sicilia e noi li accogliamo come messia……”

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