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Caltanissetta, manca personale comunale per redigere i progetti, Ance: “Sistema al collasso, la Politica intervenga”

“Non è accettabile che, in un tempo così difficile per il settore delle costruzioni, le aziende possano perdere opportunità di lavoro a causa delle difficoltà degli enti locali nel reperire personale necessario a predisporre la progettazione”.

Interviene così sulle criticità riscontrate dal Comune di Caltanissetta, rispetto appunto all’impossibilità di sviluppare nuova progettazione per accedere a fondi esterni, il presidente dell’Ance nissena Claudio Mingoia.

“Abbiamo atteso qualche giorno prima di commentare quanto sta avvenendo, perché non volevamo essere trascinati nello scontro politico e soprattutto perché quello che avviene nel capoluogo è solo lo specchio di una intera provincia e a più ampio raggio, dell’intera isola – prosegue Mingoia -. Ci troviamo dinanzi ad un sistema che è ormai collassato e non consente più alla Politica di temporeggiare. Gli enti locali si sono ormai svuotati di professionalità, con personale sempre più anziano, sempre più precario e con sempre meno ore di servizio. Questo ha ricadute sui cittadini, certo, ma anche sulle imprese: si realizzano sempre meno progetti e quindi meno lavori, anche solo per le semplici manutenzioni. Questo come evidente ha ricadute enormi sul tessuto produttivo e sociale. Ance Caltanissetta – continua Mingoia -, dal suo canto, aveva già tentato di invertire la rotta: la nostra associazione aveva infatti proposto, insieme alle rappresentanze sindacali,di utilizzare i fondi di riserva della Cassa Edile nissena per la creazione di un parco progetti preliminari da mettere a disposizione dei Comuni. Questo percorso però si era interrotto a causa delle criticità evidenziate dalla burocrazia rispetto ai temi degli affidamenti”.

L’Associazione dei costruttori, quindi, torna a rivolgere un chiaro appello alla Politica regionale e Nazionale perché consenta ai Comuni di dotarsi di personale e figure professionali spendibili per accelerare la progettazione e permettere a tutti gli enti di accedere alle risorse oggi disponibili.

“In territori che attendono da così tanti anni una risposta in termini di sviluppo – conclude Mingoia – non possiamo permetterci di perdere altro tempo”.

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