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Ravanusa. Tentato omicidio, 32enne grave, dall’ospedale di Canicattì trasferito a Palermo 

A Ravanusa, ieri sera 2 febbraio, intorno alle 23, nei pressi del bar Hiblaea, in piazza I Maggio, un trentaduenne tunisino è stato ferito da più colpi di fucile. L’uomo, rimasto ferito, è stato soccorso e portato all’ospedale “Barone Lombardo” di Canicattì. Poco dopo, per delle complicanze, è stato trasferito in elisoccorso all’ospedale “Villa Sofia” di Palermo, dove si trova ricoverato in Rianimazione.

Delle indagini sul tentato omicidio si stanno occupando i carabinieri della Stazione di Ravanusa, e i loro colleghi della Compagnia di Licata. La Procura di Agrigento, subito avvertita del grave fatto di sangue, ha aperto un fascicolo con l’ipotesi di reato, a carico di ignoti, di tentato omicidio. Il primo passaggio investigativo dei militari dell’Arma è stato quello di verificare l’eventuale presenza di impianti di videosorveglianza, pubblici o privati, presenti nella zona. Sono stati tre i colpi sparati, alla schiena del tunisino trentaduenne. Secondo quanto emerge dai primi accertamenti investigativi, è stata vista allontanarsi, a gran velocità, un’autovettura dal luogo del tentato omicidio. Non è chiaro quante persone vi fossero all’interno. Il tunisino è risultato essere presente regolarmente in Italia. I carabinieri stanno cercando di ricostruire la sua vita, anche per capire in quale contesto può essere maturato l’agguato.

AGGIORNAMENTO

Emergono nuovi particolari sul tentato omicidio avvenuto a Ravanusa, nell’agrigentino, dove un tunisino di 32 anni ieri sera è stato raggiunto da tre colpi di fucile. Ad agire sarebbero state due persone a volto scoperto e armate di fucile e forse anche di pistola, che hanno esploso tre colpi d’arma da fuoco contro la schiena dell’uomo. Non è ancora certo se il 32enne abbia visto i suoi killer o se stesse tentando la fuga. I killer, appena compiuta la missione e probabilmente convinti di avere ucciso il loro obiettivo, sono scappati a bordo di una Fiat Uno, che è stata ritrovata bruciata in via Ibla, sempre in territorio di Ravanusa.

La Scientifica, sul luogo degli spari, ha ritrovato a terra e posto sotto sequestro tre bossoli calibro 12. La Fiat Uno è risultata rubata fra domenica e lunedì a Naro. Gli investigatori dell’Arma hanno accertato che il tunisino è già noto alle forze dell’ordine, ed ha precedenti per furto, estorsione, minaccia e rissa. 

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