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Inchiesta Vultur, mafia a Camastra e Canicattì: Condanne definitive

Inchiesta “Vultur”, con la pronuncia della Cassazione diventa definitiva la condanna per i quattro imputati del processo che ipotizzava la riorganizzazione delle famiglie mafiose di Canicatti’ e Camastra attraverso due boss esperti che erano tornati operativi dopo le precedenti condanne. L’inchiesta “Vultur”,  ha fatto anche luce su un giro di racket estorsivo, che sarebbe stato imposto ad una ditta di onoranze funebri di Camastra. I giudici ermellini hanno rigettato i ricorsi del collegio difensivo, composto tra gli altri dagli avvocati Santo Lucia, Lillo Fiorello, Antonino Reina, Nico D’Ascola e Raffaele Bonsignore. La sentenza è stata confermata, senza modifiche, in tutti i gradi di giudizio.

Complessivi 17 anni e 6 mesi di reclusione sono stati inflitti a Rosario Meli, 74 anni, detto “u puparu”, ritenuto il capo della famiglia di Camastra e personaggio principale dell’inchiesta; 14 anni e 6 mesi al figlio Vincenzo, 52 anni, accusato di avere gestito gli affari della famiglia di Cosa Nostra in paese; 13 anni e 6 mesi al tabaccaio di Camastra Calogero Piombo, 71 anni, ritenuto il “cassiere” della cosca, e 22 anni, in continuazione con altre due condanne precedenti, sono stati inflitti, infine, a Calogero Di Caro, 76 anni, già condannato in passato per mafia e ritenuto il capomafia di Canicattì.

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