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Sanità in provincia di Caltanissetta scadente e i manager Asp restano al loro posto? 

COLLETTIVO LETIZIA: L’anno non inizia bene per quanto concerne la sanità in provincia di Caltanissetta.Di fronte a una grande produzione di contestazioni e di rilievi, provenienti da tutte le zone del nisseno, da cittadini che hanno toccato con mano l’inefficiente organizzazione dei servizi; nonostante le prese di posizione degli stessi operatori del sistema sanitario provinciale, ebbene la notizia è quella della proroga dell’incarico del manager. La domanda all’assessora, per altro di origini nissene, è la seguente: cosa devono scrivere i cittadini, gli utenti, gli operatori per segnalare che  c’è una assoluta insoddisfazione per i servizi ricevuti o per le condizioni di lavoro in cui vengono posti coloro che li erogano? A cosa servono le tanto declamate procedure di Qualità, la cosiddetta customer satisfaction e persino i tanto vituperati social media? Così facendo il potere, quello decisionale, si mostra sordo e cieco di fronte a tutto e a tutti, con il conseguente scollamento e, ancor peggio, del sorgere di un atteggiamento di impotenza che ammanta la popolazione intera. La gestione della sanità all’interno dell’ASP di Caltanissetta è assolutamente insoddisfacente, basti pensare a quanti comitati spontanei, associazioni, persone che hanno raccolte firme pure nei sagrati delle chiese, numerosissimi cittadini hanno messo le mani sulla tastiera e hanno scritto, segnalato, protestato. Operatori sanitari hanno minacciato le dimissioni, tanti se ne sono andati dichiarando di non essere nelle condizioni di operare opportunamente. La risposta è stata davvero modesta: un semplice…rinnovo dell’incarico. Magari nell’attesa di concedere premi di produttività….sì, di proteste e contestazioni. A chi giova tutto questo? 

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