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Favara si è fermata per i funerali del cardiologo Alaimo. Autopsia: Ucciso con un solo colpo di pistola

Il cardiologo di Favara, Gaetano Alaimo, è morto con un solo colpo di pistola, esploso alle spalle che ha perforato polmone e aorta. Il dottor Alaimo è stato ucciso martedi’ pomeriggio, 29 novembre, nel suo studio medico, in via Bassanesi, dal bidello di 47 anni Adriano Vetro, suo paziente che si sentiva “preso in giro” dai ritardi nel rilascio di un certificato medico indispensabile per il rinnovo della patente.

E’ quanto emerge dall’autopsia, eseguita questa mattina, 3 dicembre, dal medico legale Alberto Alongi, incaricato dal procuratore facente funzioni Salvatore Vella e dal pubblico ministero Elenia Manno di accertare con precisione le cause della morte. Gli esiti completi dell’accertamento, al quale hanno partecipato anche i familiari della vittima attraverso il legale di fiducia Giuseppe Barba e il medico legale Paolo Procaccianti, saranno depositati nelle prossime settimane. L’indagato, invece, non ha nominato alcun consulente di parte. Il difensore, l’avvocato Santo Lucia, ha fatto sapere che lunedi’ depositera’ istanza di riesame dell’ordinanza del gip di Agrigento, Micaela Raimondo, che ieri ha convalidato l’arresto disponendo la custodia in carcere. Il legale chiedera’ gli arresti domiciliari col braccialetto elettronico.

I funerali del dottor Alaimo, si sono tenuti oggi pomeriggio nella chiesa Madre di Favara. A salutare per l’ultima volta il noto specialista in cardiologia, oltre a familiari, amici e colleghi, il sindaco Antonio Palumbo, il presidente del Consiglio comunale Miriam Mignemi, alcuni assessori e consiglieri, ma soprattutto erano presenti tantissimi cittadini. La città s’è fermata, con bandiere a mezz’asta, e saracinesche abbassate per il lutto cittadino disposto con ordinanza del primo cittadino. La cerimonia funebre è stata celebrata da don Giuseppe D’Oriente. “Una notizia che ha sconvolto tutti – ha detto l’arciprete -, il dottore sapeva parlare ai suoi pazienti sapeva parlare al loro cuore, la sua figura ci verrà a mancare. Penso a tutte le persone che ancora dovevano andare da lui, a tutti quelli che curava. Questi fatti  danno senso alla nostra vita, apriamo il nostro cuore al Signore”L’ordine dei medici di Agrigento, a margine del rito, ha voluto rendere omaggio al cardiologo leggendo una lettera. Un lungo applauso ha accompagnato l’uscita del feretro.

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