Volge al termine la manifestazione organizzata dal “Consorzio tutela del Pistacchio Verde di Bronte Dop” e il Comune di Bronte. In quasi vent’anni la Sagra del pistacchio é diventata una delle principali attrattive del turismo gastronomico siciliano.
Una vera e propria celebrazione del piccolo “smeraldo verde” di Sicilia sua maestà il piastacchio, il frutto dal sapore inebriante di origini turche e persiane, che proprio sulle pendici occidentali dell’Etna trova l’habitat perfetto per la sua coltivazion. Il territorio di Bronte ricade infatti nel Parco dell’Etna e in quello dei Nebrodi.
Viene chiamata la “Città del pistacchio” perché le sue terre vulcaniche e argillose ricche di mineral, trasmettono caratteristiche organolettiche uniche alla “frastuca”, così viene chiamato il pistacchio nel dialetto locale.
Le piantagioni fruttificano con una cadenza che va dai 2 ai 6 anni a discrezione del coltivatore, e vengono tramandate da secoli di padre in figlio come veri e propri tesori. Servizio di Salvatore Battaglia: