Sabato 15 e domenica 16 ottobre 2022 tornano anche in provincia di Agrigento le Giornate FAI d’Autunno, il grande evento autunnale di piazza che il FAI dedica al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese, animato e promosso dai Gruppi FAI Giovani, con il supporto di tutte le Delegazioni, i Gruppi FAI e le scuole.
Il Gruppo FAI giovani di Agrigento, guidato da Ruben Russo, mette ancora una volta a disposizione la sua energia e il suo entusiasmo per aprire al pubblico luoghi selezionati perché valorizzati con impegno e civismo come il Centro storico di Siculiana e la Stazione Ferroviaria di Porto Empedocle.
Infine, la visita guidata alla scoperta del Belvedere della Scala dei Turchi di Realmonte.
Visite guidate anche al bene del FAI Giardino della Kolymbethra, a cura dello staff del Giardino.
Per il capo gruppo giovani Ruben Russo: “Grazie alla collaborazione con le amministrazioni locali contiamo di ottenere buoni risultati in termini di visitatori e valorizzazione dei beni dei nostri territori. A Siculiana i tre beni che apriremo: Castello Chiaramontano, il museo #MeTe e la chiesa del Santissimo Crocifisso che saranno arricchiti dalla presenza di iniziative comunali durante il percorso, mentre la storica stazione di Porto Empedocle e il belvedere della Scala dei Turchi di Realmonte andranno a concludere quell’itinerario che abbiamo immaginato dal capoluogo verso Siculiana. Continuare a portare a termine la mission che abbiamo sposato, non solo contribuisce in parte a dare valore alle bellezze del nostro territorio ma dona giovamento anche allo spirito di tutti i volontari e le persone coinvolte nell’iniziativa. Convinti della bontà delle nostre iniziative e della buona risposta del territorio -conclude Russo – lavoriamo per accogliere a braccia aperte i numerosi visitatori”.
Per questa undicesima edizione le aperture saranno a cura del Liceo Classico “Empedocle” e degli Istituti comprensivi “Garibaldi” di Realmonte e “Pirandello” di Porto Empedocle, come racconta la delegata Fai Scuola, Anna Rita Gangarossa: “Una due giorni, dunque, per una benefica immersione tra arte, storia e natura e anche una preziosa occasione per approfondire la missione del FAI e prendere consapevolezza, una volta di più, dell’immenso e variegato patrimonio di cultura e ambiente del nostro territorio.”
La manifestazione si inserisce nell’ambito della campagna di raccolta fondi Ricordiamoci di salvare l’Italia che il FAI organizza nel mese di ottobre e si svolge nel pieno rispetto delle norme di sicurezza sanitaria.
Il Capo delegazione Fai Agrigento, avv. Giuseppe Taibi, sottolinea l’impegno dei giovani e delle scuole: “Con la fine dell’emergenza sanitaria si ritorna, con prudenza, alla normalità. Grazie al FAI Giovani ed alle scuole, la Delegazione provinciale apre ancora una volta al territorio con un ideale percorso che collega la stazione ferroviaria di Porto Empedocle, che ci rimanda al treno storico con lo scalo al Giardino della Kolymbethra, la Scala dei Turchi di Realmonte, luogo che attraverso l’impegno della Delegazione, riconosciuto anche dal New York Times, ha ottenuto il premio Paesaggio, legalità e lotta all’abusivismo, progetto Liberare la Bellezza, e le bellezze monumentali di grande pregio ed interesse di Siculiana, come il Santuario, il Castello e il Museo”.
Ecco tutti i luoghi visitabili, con orario di apertura sabato 15 e domenica 16 ottobre: dalle 10,00 alle 13,00 e dalle 15,00 alle 18,00
Siculiana
Castello Chiaramonte
Costruito sull’estremità della cresta rocciosa di un promontorio, il castello è stato il fulcro di sviluppo urbano della parte più antica dell’abitato di Siculiana. Le vicende costruttive risalgono agli arabi. Nel complesso architettonico originario si trovano gli ambienti di servizio, ed una chiesa dedicata a San Lorenzo, edificata nel XVII secolo. Il castello oggi viene utilizzato in parte come sala ricevimenti, mentre la restante parte viene utilizzata come sala “museo”. Per le Giornate FAI sarà visitabile la parte del castello che solitamente non vengono mostrate al pubblico durante l’anno. Sarà una visita improntata sia sulla parte storica, raccontando della famiglia Chiaramonte, ma verranno anche narrate molte leggende legate al bene, una legata alla sua costruzione e al ritrovamento del crocifisso oggi conservato al santuario, sia leggende riguardanti personaggi locali e tesori nascosti nel castello. Sarà visitabile la chiesa di san Lorenzo, oggi restaurata. Sarà possibile ammirare mobili, abiti e armature storiche, conservate nelle diverse sale museali.
Museo #MeTE
Il museo è situato nel cuore del centro storico del paese, e ha origini recenti. L’’idea di istituire il Museo viene concepita nel 2009 quando alcuni giovani di Siculiana decidono di fondare l’ALT Associazione Leisure and Tourisme. Dal 2010 l’Associazione organizza diverse attività come campi estivi dove si tengono dei laboratori Demo etnoantropologici, o per la Catalogazione dei Beni, ma anche eventi nei quali vengono raccolti anche i primi materiali fotografici, ora esposti all’interno del museo. In data 30 aprile 2014, l’associazione concretizza quell’idea concepita nel 2009: fondare il #MeTe – Museo della Memoria e del Territorio.
Il museo è aperto e fruibile tutti i giorni della settimana, con la possibilità di poter organizzare attività anche con scolaresche. In occasione delle giornate FAI sarà possibile quindi effettuare la visita attraverso sia l’ausilio di materiali tecnologici, come tablet (in dotazione del museo), sia attraverso gli oggetti e le fotografie esposte nelle diverse sale museali.
Chiesa del Santissimo Crocifisso
Il Santuario del SS. Crocifisso è stato edificato dai Padri Carmelitani alla fine del XVI secolo. A cavallo tra ‘700 e ‘800 grazie alla donazione di Don Vincenzo Alfani, e di tanti altri devoti, si poterono compiere grandi lavori di ampliamento e decorazione della Chiesa che si conclusero nel 1813 con la realizzazione del transetto, della cupola, dell’abside, della sagrestia e dell’oratorio.
Verso la metà del 1800 anche il vescovo di Agrigento, Mons. Domenico Maria Lo Jacono, si impegnò per l’arricchimento della Chiesa del suo paese natale e il suo stemma in pietra è ancora visibile in uno dei muri esterni dell’edificio. Il santuario è visitabile durante tutto l’anno, in quanto si tratta di un edificio religioso in uso. In particolare la festa del santo si tiene il 3 maggio, in cui si celebra messa solenne.
In occasione delle giornate FAI, il santuario sarà narrato nella sua parte storica, pittorica, e artistica, raccontando anche della presenza del popolo ebreo nei secoli scorsi, in particolare durante il XV secolo, sul territorio di Siculiana, dati le moltissime testimonianze presenti nel bene.
In particolare all’interno del Santuario, tra i preziosismi decorativi di stile barocco si trovano numerose raffigurazioni pittoriche sia su tela che su intonaco. Importante anche la presenza di opere di Raffaello Politi, il quale raffigurò nella volta della navata la creazione di Adamo, la creazione di Eva e la Tentazione ad opera del serpente, copia dell’opera di Michelangelo nella Cappella Sistina.
Realmonte
Belvedere Scala dei Turchi
Più volte nominato tra “I luoghi del cuore” secondo un censimento biennale promosso dal FAI, la Scala dei Turchi è uno dei luoghi più amati e visitati del territorio agrigentino e ora vanta un nuovissimo belvedere che permette di ammirarlo in tutta la sua bellezza. Ora questa meraviglia naturale può essere ammirata dal nuovo belvedere che offre una vista mozzafiato sulla costa. Il comune di Realmonte ha inoltre partecipato al restauro arricchendo l’area con panchine, pannelli didattici, staccionate in legno e piante per rendere più fruibile l’area ai visitatori.
Porto Empedocle
Stazione Ferroviaria
La stazione ferroviaria di Porto Empedocle fu, storicamente, uno dei più importanti scali ferroviari siciliani del Novecento. Dal novembre 2014 l’area ferroviaria di Porto Empedocle è vincolata con decreto dell’assessorato regionale all’identità siciliana e classificata come parco ferroviario. Della costruzione della Palermo-Girgenti-Porto Empedocle si iniziò a parlarne nel 1860. Lo scopo principale era quello di raggiungere i punti di imbarco del minerale di zolfo. La linea venne completamente attivata nel 1876. Nel 1976, dopo alcune opere di manutenzione, venne eliminata la terza rotaia che permetteva alle automotrici provenienti da Porto Empedocle di raggiungere il capoluogo. Fu il preludio della fine: nel febbraio del 1978 la stazione di Porto Empedocle fu declassata a raccordo. La stazione di Porto Empedocle rimase in attività e presenziata fino al 1994. Dal 2001 viene utilizzata, con treni storici, in occasioni di festività per collegare Porto Empedocle con la Valle dei Templi.