I poliziotti del Commissariato di Licata, diretti dal vice questore Cesare Castelli, hanno eseguito un ordine di carcerazione, emesso dalla Procura della Repubblica di Agrigento, a carico di B.G., pregiudicato licatese di 37 anni, già sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari. Pertanto, dopo le formalità di rito, è stato condotto presso la Casa circondariale di Agrigento, dove dovrà scontare la pena.
Era stato trovato in possesso di una pistola, decine di munizioni, ma soprattutto di ben 4.200 piante di marijuana. Dopo la condanna definitiva a 4 anni di reclusione, adesso è arrivato l’arresto.
Il provvedimento scaturisce dalla sentenza di condanna del Gip del Tribunale di Agrigento, e nel frattempo divenuta definitiva, che lo ha riconosciuto colpevole dei reati di detenzione illegale di arma comune da sparo, e munizionamento, detenzione abusiva di armi, e coltivazione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Il licatese è stato condannato anche al pagamento di una pena pecuniaria accessoria 4.000 euro, nonché dall’interdizione dai pubblici uffici per 5 anni.
L’arresto dell’uomo venne eseguito nel luglio del 2021 allorquando, a seguito di un’attività info-investigativa, nel corso di una perquisizione eseguita in un fondo agricolo, con annesso fabbricato, nella piena disponibilità del trentasettenne, in contrada “San Filippo” in territorio di Canicattì, i poliziotti scoprirono una vasta piantagione di Cannabis, con 4.200 piante di marijuana, del peso complessivo lordo approssimativo di 2.100 chili.
E poi l’uomo fu trovato in possesso di altra sostanza stupefacente, già essiccata, di una pistola semiautomatica di fabbricazione spagnola calibro 7,65, completa di caricatore rifornito da 7 cartucce, e altre 36 cartucce del medesimo calibro.