Mafia e droga a Villaseta e Porto Empedocle: un imputato resta in carcere, un altro ai domiciliari
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Il Tribunale del Riesame di Palermo, ha ridimensionato le accuse ma resta in carcere Guido Vasile, 66 anni, coinvolto nella maxi operazione dei carabinieri del Comando provinciale di Agrigento e della Dda di Palermo, che ha inferto un duro colpo ai clan di Agrigento/Villaseta e Porto Empedocle. Annullate due estorsioni, ma resta in piedi quella di associazione mafiosa. A Vasile, in particolare, dipendente di un’azienda di rifiuti, è contestato di fare parte della famiglia di Villaseta, partecipando a summit per decidere le strategie del clan. Lascia il carcere invece Michele Bongiorno, 35 anni, di Favara. I giudici del Riesame, accogliendo in parte l’istanza del difensore, l’avvocato Ninni Giardina, hanno escluso l’aggravante mafiosa disponendo gli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico. Il favarese è accusato di minaccia e porto illegale di arma con metodo mafioso. In particolare, lo scorso 18 gennaio, su mandato della famiglia mafiosa di Villaseta, insieme a tre uomini a lui vicini avrebbe organizzato un’intimidazione a un residente del quartiere di Monserrato che avrebbe infastidito alcuni vicini di casa. Bongiorno avrebbe sparato alcuni colpi di pistola contro la porta di casa di un agrigentino e al prospetto di una palazzina di case popolari.