Una donna è morta dopo due accessi al Pronto soccorso dell’ospedale di Canicattì nel febbraio del 2017. E per i familiari il decesso, avvenuto dopo un intervento chirurgico, per crisi lipotimica ed altro, sarebbe stata causata dalla condotta negligente dei medici. Per questo motivo, proprio i familiari hanno fatto ricorso al giudice civile per ottenere un risarcimento danni valutato in 600 mila euro. Di diverso parere, ma solo sull’entità del risarcimento, i giudici del Tribunale di Agrigento che hanno riconosciuto ad un solo erede un indennizzo pari a 45 mila euro condannando l’Asp a pagare. Immediato è stato il ricorso alla Corte d’Appello di Palermo di tutti gli eredi della donna morta con il quale chiedono la riforma del provvedimento di primo grado con riconoscimento di un più cospicuo risarcimento dei danni per la morte della loro congiunta.
Articoli Simili
Controlla anche
Chiudi
-
Palma di Montechiaro: Auto si ribalta in pieno centro cittadino10 Febbraio 2024