Confermato il 41bis all’ergastolano empedoclino Giuseppe Messina
La Cassazione ha confermato il 41 bis al boss Giuseppe Messina, 77 anni, di Porto Empedocle, condannato all’ergastolo nel maxi processo Akragas. Messina sta scontando il carcere a vita per omicidio, associazione di stampo mafioso ed estorsione. Giuseppe Messina è zio di Gerlandino Messina, catturato dopo dieci anni di latitanza a Favara e secondo le forze dell’ordine per un lungo periodo a capo della consorteria mafiosa della provincia di Agrigento. La proroga del 41 bis era stata disposta dal Ministro della Giustizia. “Va rilevato che il Tribunale di Sorveglianza ha dato pienamente conto dell’attualità della pericolosità sociale del detenuto e della persistenza dei collegamenti con la criminalità organizzata, accettando, in tal modo, la ricorrenza dei presupposti dai quali dipende il provvedimento di sottoposizione al regime carcerario differenziato”, si legge nel verdetto pronunciato dai giudici ermellini.