Trading online, una trentina di casi ad Agrigento e provincia. Un impiegato statale ha perso addirittura circa 100mila euro. Un altro oltre 20mila euro. I due come tanti altri hanno investito con il trading on line ma in realtà era una truffa. Da gennaio ad oggi sono stati denunciati diversi raggiri dello stesso tipo, appunto, per svariate migliaia di euro ogni volta. Quasi tutte le vittime navigando su note piattaforme social o ricevendo chiamate al proprio numero di cellulare, hanno avuto contatti diretti con i “broker” i quali, dopo aver conquistato la loro fiducia, li hanno convinte a iscriversi su piattaforme online di trading on line. Liberi professionisti, impiegati, operai, artigiani, commercianti e tanti altri, attirati dai non indifferenti guadagni nel brevissimo periodo, hanno deciso di aderire alle richieste, continue e convincenti, dei broker. Nei giorni successivi hanno effettuato bonifici, chi per complessivi 10mila euro, altri 15, su iban indicati dalla piattaforma. In pochi giorni, i conti correnti degli agrigentini sono ‘virtualmente’ cresciuti grazie agli interessi ‘accreditati’. Dopo il successo delle operazioni e la continua ‘consulenza’ dei broker a nuovi investimenti con previsioni, anche del 30% di guadagni in pochi mesi, le vittime si sono convinte a proseguire, fino al punto di versare altro denaro, restando in attesa di accrediti che non sono mai avvenuti. Un impiegato statale è arrivato a investire circa cento mila euro, ricorrendo anche ad alcuni prestiti con le finanziarie. Almeno trenta agrigentini sono stati raggirati con gli stessi artifici e raggiri dei trading online truffaldini e quando hanno capito che in realtà era una truffa bella e buona si sono rivolti ai poliziotti della Postale e ai carabinieri. Gli iban sono risultati riconducibili a conti esteri: impossibile ogni tentativo di recuperare i soldi versati ai truffatori.
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