LIPARI – “Isolitudine” lo definì il grande scrittore e intellettuale siciliano, Gesualdo Bufalino, quel sentimento che abbraccia il destino di ogni isola di essere sola, dei suoi abitanti di sentirsi «isole dentro l’isola». Gli isolani, reali o immaginari, naufraghi o di passaggio godono della solitudine, della protezione del mare e, allo stesso tempo, sono protesi verso nuovi approdi, in questa continua tensione, quasi contraddittoria, verso la ricerca della terraferma che permette l’incontro e il contatto, genera legami, amori, amicizie, relazioni. E sarà un’isola, Lipari, la perla delle Eolie, il palcoscenico, nel cuore del Mediterraneo, della 4^ edizione di Eoliè 24, Arte Letteratura e Società, il festival (dal 5 all’8 luglio) e mostra diffusa di arte contemporanea (dal 5 luglio al 5 agosto), promosso dall’Associazione “Un Sanpietrino”, che ha scelto le parole chiave Amicizia e Solitudine come filo rosso del ricco programma che animerà gli spazi del magnifico Chiostro normanno benedettino dell’Acropoli (a.D. 1061), il Teatro del Castello, gli spazi delle ‘ex carceri’ del Museo Archeologico, la Chiesa della Maddalena, la piazza centrale fino a inabissarsi nei fondali marini della Secca di Capistello. «Per affrontare il tema dell’amicizia, di un legame così forte e generoso di cui siamo alla continua ricerca, per tutta la vita, crediamo occorra approfondire le mille facce anche di quella sana solitudine capace di porre le basi per l’incontro con l’altro. Non a caso, in Sicilia diciamo “Sulità Santità”», spiega il direttore artistico Francesco Malfitano, avvocato appassionato d’arte, liparoto «Che cos’è l’amicizia? Una parola tanto abusata e spesso vilipesa. Ricercata e desiderata. Inafferrabile eppure così concreta. Siamo ormai tutti iperconnessi, amici, followers, ma sempre più lontani dalla spontaneità delle emozioni e meno disponibili a condividere presenza. Con i protagonisti di Eoliè 24 indagheremo da diverse angolazioni artistiche e culturali questo cortocircuito tra amicizia e solitudine che sempre più spesso si sovrappongono e si confondono».
IL FESTIVAL, DAL 5 ALL’8 LUGLIO. I DIALOGHI DI EOLIÈ: AMICIZIA E SOLITUDINE, STORIE DA UN’ISOLA
Dal 5 all’8 luglio, riecheggeranno tra le colonne e i capitelli del chiostro normanno benedettino, il Teatro al Castello, gli spazi delle cosiddette “ex-carceri” all’interno del Parco Archeologico Bernabò Brea e le piazze di Lipari, le voci dei Dialoghi di Eoliè. amicizia e solitudine, storie da un’isola, con i grandi protagonisti del pensiero del nostro tempo in un viaggio fra filosofia, nuove tecnologie, storia dell’arte. Sabato 6 luglio alle 19.30 nel Teatro al Castello, grande attesa per un inedito incontro tra i filosofi e scrittori Massimo Cacciari e Marcello Veneziani che converseranno del tema del festival, sui diversi modi di raccontare amicizia e solitudine, sull’attenzione che tutti i maggiori filosofi e pensatori nel corso della storia hanno dato a queste parole, ai loro segni, sulle trasformazioni che hanno subito nel significato e nella pratica delle relazioni umane, ponendo un interrogativo per niente retorico: come sopravvivranno nel mondo accelerato e sempre più globalizzato? Nel secondo appuntamento, lunedì 8 luglio alle 19.30 nella piazza centrale di Lipari, lo storico dell’arte Claudio Strinati e il sociologo Pier Paolo Bellini, si confronteranno su arte e sociologia, un dibattito di strettissima attualità che coinvolge i processi generativi, l’atto creativo umano e che interroga su quale sarà il futuro del rapporto tra reale e artificiale, sul posto che occuperà nella storia dell’arte contemporanea, l’Intelligenza Artificiale, quali limitazioni prevedere e come prevenire il rischio di un forte e devastante impatto sul lavoro degli artisti in termini anche economici.
E ancora il teologo dell’arte e della bellezza, il padre gesuita Jean Paul Hernandez insieme alla curatrice della mostra diffusa di Eoliè24, Roberta Tosi converseranno, venerdì 5 luglio alle 20 nel Chiostro (dopo il vernissage della mostra) sul tema proposto dal punto di vista privilegiato dell’arte: la solitudine può favorire la nascita dell’opera? Una volta gli artisti lavoravano in botteghe, tra committenti e apprendisti, oggi? Qual è il rapporto dell’artista con la propria opera? E, da qui, quanto contano, se contano, i legami che possono nascere?
Il cartellone di Eoliè coinvolgerà in letture sceniche, il poeta e scrittore Davide Rondoni che ha scelto alcuni testi di Gesualdo Bufalino, Eugenio Borgna e poeti della scena letteraria contemporanea. In programma la performance del pianista e compositore Carmelo Travia che presenta, anche quest’anno, in prima esecuzione un tema originale scritto per il Festival. Introduce il presidente e AD di Ales – Arte Lavoro e Servizi spa, Fabio Tagliaferri.
EOLIÈ24, LA MOSTRA DIFFUSA “VERRANNO LE STELLE A TOCCARE LA TERRA”: GLI ARTISTI IN ESPOSIZIONE A LIPARI DAL 5 LUGLIO AL 5 AGOSTO.
Amicizia, solitudine: le domande aperte della vita si svelano nell’arte, ovvero tolgono il velo che le ammanta per giungere a ridefinirne il senso, il significato e invitare a una nuova e differente riflessione. Anche quest’anno Eolié affronta con la mostra diffusa “Verranno le stelle a toccare la terra”, ispirata ai versi del grande poeta del Novecento Cesare Pavese, una questione affatto banale ma colma di luci, ombre, asperità. Ecco perché, come da tradizione, diventa importante anche lasciarsi provocare da sguardi capaci di coglierne la profondità, le imprevedibili altezze. Cinque gli artisti di fama internazionale saranno i protagonisti di un percorso disseminato nella splendida Lipari e porteranno all’evidenza questa tematica, invadendo con le loro opere il Chiostro normanno benedettino dell’Acropoli, gli spazi delle ‘ex carceri’ del Museo Archeologico, la Chiesa della Maddalena e i fondali marini della secca di Capistello. Venerdì 5 luglio, ore 19, il vernissage e visita guidata della mostra che resterà aperta fino al 5 agosto.
Emilia Kabakov, è un’artista americana nata a Dnepropetrovisk, URSS (ora Dnipro, Ucraina), la cui opera è strettamente associato al concettualismo e all’arte installativa. Dal 1988 ha collaborato spesso con il marito Ilya Kabakov ed è stata definita, insieme a lui (scomparso lo scorso anno) come la più importante artista russa del XX secolo. Ad eccezione della pittura, Emilia ha condiviso il merito di tutti i progetti di Ilya dal 1997. La sua arte è stata esposta alla Tate Modern, alla Biennale di Venezia, all’Hirshhorn Museum, all’Irish Museum of Modern Art, e in molte altre prestigiose sedi museali. La Kabakov che si muove tra istallazioni, pittura e opere concettuali, a Eolié sarà presente con un’installazione composta da due elementi che riflette il tema proposto cogliendone una riflessione quanto mai profonda sull’essere umano.
Joan Crous, artista di origine catalana, vive e lavora da oltre trent’anni tra Barcellona e Bologna. La sua formazione pluridisciplinare ben presto lo vede interessarsi al mondo del vetro dove, con una maestria d’eccezione, mette a punto una tecnica di lavorazione del tutto personale. Realizza quindi opere e progetti artistici esposti in varie parti del mondo da Montreal a Strasburgo, da Rouen a Parigi, dagli States alla Biennale di Venezia. Nel 2014 riceve il prestigioso Premio Internazionale Glass in Venice dall’Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti in collaborazione con la Fondazione Musei civici di Venezia. Il suo intimo rapporto con l’arte si sviluppa infatti tra luci, acqua, sale, polvere finissima e vetro eternato, cristallizzato dalla sua maestria. A Lipari sarà presente con un’opera appositamente ideata per il Festival.
Alessandro La Motta è un artista che indaga da anni i temi del mito facendosi custode della bellezza, attraverso un lavoro di riscrittura del mondo classico. Riminese d’origine, espone con mostre personali in Italia e in ambito internazionale, da Barcellona a New York; dal Parlamento Europeo a Bruxelles alla Tongji University di Shangai in Cina; nel 2011 ha partecipato alla 54^ Biennale di Venezia. Da anni collabora con poeti e scrittori con i quali ha realizzato numerosi libri d’artista. Ha firmato le scenografie per spettacoli teatrali ed è stato premiato alla IIIa edizione del Premio Comunicare l’antico per Naxoslegge. Ha esposto in Parchi archeologici e Musei. Per Eolié presenterà una particolare installazione site specific “Là dove Zefiro soffia”, per tutti gli appassionati di snorkeling, adagiata sul fondale marino della Secca di Capistello: sette opere come le sette sorelle eoliane.
Paolo Maggis: provocatorio pittore di corpi ed emozioni scolpite, milanese d’origine, spagnolo d’adozione, a Eolié stupirà per l’appassionata visione delle sue opere mosse da un ritmo mai quieto. Innumerevoli le mostre di Maggis che lo vedono alla 50^ Biennale di Venezia e poi tra Italia, Spagna, Inghilterra, States, Germania… Fondamentale per lo sviluppo del suo lavoro l’amicizia con l’artista e cineasta Bigas Luna. Musicista e scrittore, Maggis ha scritto di arte e cultura per vari blog e giornali. Nel 2018 viene pubblicato il suo libro di poesie Il nome di Dio. Dal 2023 collabora con la compagnia di danza OrmarsLab di Milano.
Dario Tironi, bergamasco d’origine è scultore d’imprevedibili assemblaggi e visioni. Si muove tra simbolismi e reminiscenze colte nei materiali di scarto, cogliendo appieno l’alienazione dell’essere umano, ma donando loro una nuova vita, un’altra luce. Tra premi e riconoscimenti ha all’attivo numerose mostre collettive e personali in Italia e all’estero tra cui “Open 13”, Venezia – “Ho cercato l’armonia”, Vittoriale degli Italiani – “Superfuture”, MAD Museum, Singapore – “Figure furìturibili”, Coll. Cattaneo, BO – “Contemporary trasformations”, Duke Contemporary, Bangkok – “Il dialogo dei contrapposti”, Reggia di Caserta – “Scrapart” Doha, Qatar – “Natura umana”, Part, Rimini – Premio Vaf, Kiel – “Valuable scrap, CSO Ankara. Ha collaborato nella realizzazione di campagne ed eventi di sensibilizzazione legati alle tematiche ambientali con numerose associazioni, enti pubblici e aziende.
La mostra diffusa “Verranno le stelle a toccare la terra” di Eoliè 24 è visitabile dal 5 luglio al 5 agosto, tutti i giorni fino alle 22.30. Ingresso libero. Per informazioni scrivere a unsanpietrino@gmail.com. Gli artisti saranno presenti dal 5 all’8 luglio. Le opere di Alessandro La Motta dell’installazione site specific “Là dove Zefiro soffia” sono liberamente visitabili nei fondali marini della secca di Capistello, Lipari.
La 4^ edizione di Eoliè24 Amicizia e Solitudine, con la direzione artistica di Francesco Malfitano, è promossa e organizzata dall’Associazione culturale “Un Sanpietrino”, con il patrocinio dellaCommissione Europea, il Ministero della Cultura e il Ministero del Turismo, dell’ENIT- Agenzia Nazionale del Turismo, della Regione Siciliana – Assessorato dei Beni culturali e dell’identità̀ siciliana, del Comune di Lipari, del Parco Archeologico Isole Eolie Luigi Bernabò Brea, dell’Arcidiocesi di Messina, Lipari e Santa Lucia del Mela, Italia Nostra.
Con la media partnership di Rai Radio3 e TGR.