Il giudice monocratico del tribunale di Agrigento, Katia La Barbera ha inflitto la condanna a 2 anni di reclusione e una multa di 27mila euro ad Abdellah Azerby, 54 anni, di nazionalità marocchina, per i reati di truffa ed esercizio abusivo della professione. L’imputato si sarebbe spacciato per un fisiatra, pur non avendo titoli e abilitazione, visitando pazienti e prescrivendo loro terapie e somministrazioni di preparati. Il tribunale ha invece assolto Crocifissa Maria Daniela Macaluso, 55 anni, di Agrigento, difesa dall’avvocato Antonino Gaziano, segreteria del falso professionista, finita inizialmente a processo con l’accusa di aver procacciato i clienti. Il pubblico ministero Maria Barbara Grazia Cifalinò aveva chiesto la condanna a tre anni e dieci mesi di reclusione per il falso fisiatra e proposto l’assoluzione per la donna. Di lui, inizialmente, si parlava come di un medico capace di fare veri e propri “miracoli”. E grazie ai tanti pazienti che vi si recavano, per diverso tempo e almeno fino al 2018, avrebbe racimolato qualcosa come 50 mila euro. Avrebbe ricevuto i pazienti in uno studio medico di Raffadali senza averne alcun titolo. I dubbi sul suo conto si sono però moltiplicati e l’attività investigativa ha portato i carabinieri a fare scattare la denuncia alla Procura della Repubblica. Quell’uomo, prima ritenuto capace di grandi cose per rimettere in piedi le persone, non era nient’altro che un finto fisiatra. I locali, a Raffadali, dove il finto fisiatra aveva allestito lo studio ambulatoriale erano stati sequestrati, esattamente come tutte le strumentazioni per effettuare elettrostimolazioni e manipolazioni.