Ad Agrigento un intero nucleo familiare è stato condannato su un presunto giro di prostituzione, nell’ambito dell’inchiesta denominata “Bed & Babies”, ovvero “letto e bimbe”, condotta sul “campo” dalla squadra Mobile di Agrigento, e coordinata dalla locale Procura della Repubblica. I giudici della seconda sezione penale del Tribunale di Agrigento, presieduta da Wilma Angela Mazzara, hanno inflitto 2 anni di reclusione ciascuno ad Emanuele Pace, 70 anni, ex impiegato delle Poste, alla moglie Pierina Micciche’ di 66 anni, e al loro figlio Vasilij Pace, 33 anni. Sono accusati di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione. I tre sono difesi dagli avvocati Giuseppe Lo Dico, ed Emilio Dejoma. Il pubblico ministero Giulia Sbocchia, aveva chiesto la condanna a quattro anni di reclusione. Le indagini erano iniziate nel 2020, dopo la denuncia di una prostituta, a suo dire vittima di un tentativo di pestaggio per avere chiamato i carabinieri nel tentativo di sedare un litigio avuto con una transessuale e un’altra escort. Da evidenziare che, in circa otto mesi, gli agenti hanno contato ben 260 clienti, recarsi nelle tre strutture, tra case vacanza e bed & breakfast, collocate nel centro storico di Agrigento, dove ragazze e transessuali, di varie nazionalità, si prostituivano.
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