Partiti dalla Francia, precisamente da Marsiglia, erano diretti a San Leone con un “carico” di hashish da consegnare, verosimilmente, a soggetti allo stato attuale ignoti. Ben 79 chili di hashish sequestrati dal personale del Goa della Guardia di finanza, con la collaborazione del Nucleo delle Fiamme gialle del Comando provinciale di Agrigento, a Maddalusa, a pochi metri dalla spiaggia della “Babbaluciara”. Qui uno dei due occupanti dell’auto bloccata è riuscito a liberarsi del telefono cellulare buttandolo sul fiume. Per recuperare l’apparecchio è intervenuto il nucleo sommozzatori della Guardia di finanza. L’operazione, scattata dalla statale 640, in località “Sacchitello”, ha consentito di sequestrare la droga, due auto, un’Audi Rs5, su cui viaggiava la coppia, e una Peugeot 5008, abbandonata da un immigrato di nazionalità marocchina riuscito a scappare e ritenuto complice dei due arrestati. Entrambi francesi: il cinquantunenne Mickael Andre Ben Oliel e la quarantenne Assia Chabni. I due, dopo le formalità di rito sono stati portati al carcere di contrada “Petrusa”. Il gip del tribunale di Agrigento Giuseppe Miceli ha convalidato gli arresti e disposto, come chiesto dal pubblico ministero Annalisa Failla, la custodia in carcere. All’interrogatorio, assistiti dall’avvocato Gianfranco Pilato, hanno dato la loro versione dei fatti. Il cinquantunenne, in particolare ha detto che la compagna non sapeva nulla e si trovava ad Agrigento per trascorrere una vacanza. Ma ha aggiunto: “Non posso dirvi chi mi ha commissionato il trasporto, se parlo mi uccidono. Aspettavo un messaggio per consegnare la droga”. L’hashish, una volta immesso immesso nelle piazze di spaccio, avrebbe fruttato oltre 300.000 euro.
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