Oggi, 5 giugno, alle ore 19.00, all’interno del Parco Archeologico della Valle dei Templi di Agrigento con la prestigiosa cornice del Tempio della Concordia, si è tenuta la tradizionale cerimonia per celebrare il 210° Annuale della Fondazione dell’Arma dei Carabinieri.
Un appuntamento di grande significato che ha visto schierati sul campo una Compagnia di formazione composta da un Plotone di Carabinieri in Grande Uniforme Speciale, un plotone in uniforme di servizio e un terzo plotone composto da Comandanti di Stazione e Carabinieri delle varie specialità.
Alla cerimonia hanno preso parte le Autorità civili, militari e religiose della provincia, i Gonfaloni della Città di Agrigento e del Libero Consorzio Comunale e i Sindaci dei Comuni agrigentini, insieme a rappresentanze delle Associazioni professionali a carattere sindacale e dell’Associazione Nazionale Carabinieri.
L’Evento, che celebra il 210° Anniversario di Fondazione dell’Arma dei Carabinieri, rappresenta un momento solenne per rinnovare i valori di legalità, giustizia e vicinanza ai cittadini che da sempre contraddistinguono l’Istituzione. Un’occasione per valorizzare l’identità storica dell’Arma e riaffermare l’impegno costante nella tutela della sicurezza e del bene comune.
Fondata il 13 luglio 1814 da Vittorio Emanuele I, l’Arma dei Carabinieri rappresenta un pilastro di coraggio e dedizione, che ha svolto nel corso del tempo un ruolo cruciale per la protezione delle comunità.
Il nome “Carabinieri” deriva dall’Arma, lacarabina, che era in dotazione ai militari sin dalla costituzione del Corpo. Questo dettaglio sottolinea l’importanza del ruolo di tutori della legge e della sicurezza.
Nel corso della storia, i Carabinieri hanno dimostrato il loro valore, contribuendo alla difesa del nostro Paese nel primo e secondo conflitto e partecipando alla lotta di Resistenza. Proprio quest’anno si celebra l’80° anniversario della strage dei Martiri di Fiesole, Alberto La Rocca, Vittorio Marandola e Fulvio Sbarretti, tre carabinieri partigiani, poco più che ventenni che, sottrattisi audacemente alle ricerche del nemico tedesco, avevano appreso che dieci cittadini fiesolani erano stati presi in ostaggio per essere fucilati se essi non si fossero presentati al comando germanico. Pur consapevoli della sorte che li attendeva, non esitarono a consegnarsi ai nazisti per salvare la vita degli ostaggi, andando consapevolmente incontro alla morte per fucilazione.
L’Arma dei Carabinieri è Forza Armata e, pertanto, concorre alla difesa integrata del territorio nazionale, assicura il contributo nazionale anche alle attività promosse dalla comunità internazionale, volte alla ricostituzione e al ripristino dell’operatività dei corpi di polizia nelle aree di crisi. È altresì Forza Militare di polizia a competenza generale e in servizio permanente di pubblica sicurezza e come tale, è impegnata nello svolgimento di tutte le attività a tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, dal controllo del territorio, ai servizi di ordine pubblico, alla tutela degli interessi diffusi della collettività cui sono dedicati Reparti altamente specializzati per la sicurezza in materia di sanità, igiene e sofisticazioni alimentari; forestale, ambientale e agroalimentare; lavoro e legislazione sociale; del patrimonio archeologico, storico, artistico e culturale nazionale. Il ministro della Difesa nel suo messaggio di saluto ha definito i Carabinieri “Scudo di legalità e sicurezza”.
Questa sera la cerimonia è iniziata con la solennità dell’Inno nazionale, eseguito dagli studenti del Liceo classico e musicale Empedocle, ed è proseguita con la lettura del messaggio istituzionale del Presidente della Repubblica e dell’Ordine del Giorno del Comandante Generale.
Il Comandante Provinciale dei Carabinieri, nella sua allocuzione, ha sottolineato il legame che unisce l’Arma dei Carabinieri alla comunità Agrigentina, ricordando il sacrificio del Maresciallo Guazzelli, medaglia d’oro al Valore Civile ucciso dalla criminalità mafiosa. La lotta alla criminalità organizzata rimane obiettivo prioritario, cui si affianca l’idea di una sicurezza pluridimensionale, orientata al contrasto della criminalità predatoria, ma anche della violenza di genere, giungendo a includere tutti i settori di intervento specialistico che possono contribuire a migliorare la qualità della vita dei cittadini, dalla tutela del lavoro alla salvaguardia dell’ambiente, della salute, del patrimonio paesaggistico e culturale.
Un momento particolarmente toccante è stata la consegna dei riconoscimenti ai Carabinieri che si sono distinti in operazioni di servizio (elenco in allegato), con l’assegnazione del tradizionale Premio “Targa Appuntato Allotta” alla memoria del Luogotenente Lucio Cafiero, già Comandante della Stazione di Montaperto, recentemente scomparso a causa di un grave male, con il riconoscimento di aver saputo interpretare la figura del “Comandante di Stazione”, quale riferimento di assistenza, dialogo e rassicurazione per i cittadini.
La serata si è conclusa con un’esibizione musicale del Maestro Salvatore Galante, realizzata grazie al Parco Archeologico della Valle dei Templi di Agrigento, che ha regalato al pubblico presente un momento di grande emozione, culminato con l’esecuzione finale dell’Inno di Mameli.
VIDEO ISTITUZIONALE:
RICONOSCIMENTI CONCESSI
ENCOMIO CONCESSO DAL COMANDANTE DELLA LEGIONE CARABINIERI “SICILIA” A:Maggiore Luigi PACIFICOLuogotenente C.S. Agostino ESPOSITOLuogotenente Nicola COLOMBOLuogotenente Alessandro COSTALuogotenente Salvatore GRASSADONIOLuogotenente C.S. (in congedo) Vincenzo IORIOLuogotenente C.S. (in congedo) Michele IOVINEBrigadiere Capo Q.S. (in congedo) Giuseppe AZZOLINOCON LA SEGUENTE MOTIVAZIONE:“Comandanti di Compagnia, Nucleo Operativo Radiomobile e Stazione distaccata e addetti di Nucleo Investigativo di Comando Provinciale in territorio ad elevato indice di criminalità organizzata, evidenziando elevati doti di professionalità, grande capacità investigativa e non comune senso del dovere, coordinavano e partecipavano ad attività d’indagine conclusasi con l’arresto di quattro persone pregiudicate, responsabili di rapina aggravata e lesioni personali a danno di tre ultraottantenni.”Racalmuto e Palma di Montechiaro, 18 maggio – 03 dicembre 2020CONSEGNA IL RICONOSCIMENTO IL PREFETTO DI AGRIGENTO, DOTT. FILIPPO ROMANO. |
1A ATTESTAZIONE DI MERITO CONCESSA DAL COMANDANTE PROVINCIALE A:Tenente Colonnello Luigi BALESTRALuogotenente C.S. Giovanni PREITEMaresciallo Maggiore Francesco SANTOROMaresciallo Maggiore Giuseppe GELOMaresciallo Capo Vincenzo MERLINOMaresciallo Ordinario Carmelo ROTULOMaresciallo Carmelo TURONEVice Brigadiere Cataldo SALVATIAppuntato Scelto Q.S. Antonio PIROCON LA SEGUENTE MOTIVAZIONE:“Comandante e addetti di Nucleo Investigativo di Comando Provinciale in territorio ad elevato indice di criminalità organizzata, evidenziando esemplare abnegazione, spiccata professionalità e acuto intuito investigativo, eseguivano articolata e complessa attività d’indagine che si concludeva con l’arresto e il deferimento di numerose persone per associazione di tipo mafioso nella provincia di Agrigento.”Provincia di Agrigento, settembre 2021 – gennaio 2023CONSEGNA IL RICONOSCIMENTO IL PROCURATORE DI AGRIGENTO, DOTT. GIOVANNI DI LEO. |
1A ATTESTAZIONE DI MERITO CONCESSA DAL COMANDANTE PROVINCIALE A:Vice Brigadiere Massimo MEZZINACarabiniere Marco MAIORINOCON LA SEGUENTE MOTIVAZIONE:“Addetti a Stazione distaccata, nel corso di servizio perlustrativo in centro abitato, intervenivano unitamente presso una gioielleria ove era in atto un tentativo di rapina ad opera di un malvivente armato di pistola. Dando prova di elevata professionalità, spiccata iniziativa e alto senso di abnegazione, riuscivano a disarmare il malvivente che, impugnando l’arma carica e con il colpo in canna, teneva in ostaggio due impiegati, scongiurando così tragiche conseguenze.”Menfi (Ag), 3 ottobre 2023CONSEGNA IL RICONOSCIMENTO IL PROCURATORE DI SCIACCA, DOTT.SSA ROBERTA BUZZOLANI. |
In conclusione, alla presenza dell’Intendente di Finanza Emerito, Avv. Gaetano Allotta, insignito dell’Onorificenza di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, è stata consegnata la tradizionale Targa “Appuntato Allotta”.Il riconoscimento, istituito più di 40 anni fa in ricordo del padre Benedetto, Appuntato della Benemerita, è realizzato in argento, riporta l’antico stemma araldico dell’Arma dei Carabinieri e viene assegnato, ogni anno, su designazione del Comandante Provinciale di Agrigento, a un militare particolarmente distintosi nello svolgimento dell’attività di servizio.Quest’anno il premio è stato attribuito alla memoria del Luogotenente C.S. Lucio CAFIERO, già Comandante della Stazione Carabinieri di Montaperto, con la seguente motivazione:“Luogotenente di eccellenti qualità, in oltre 30 anni di carriera quasi interamente dedicati al territorio della provincia di Agrigento, è stato unanimemente apprezzato per doti umane, capacità professionali e spirito di servizio. In oltre 14 anni al comando della Stazione Carabinieri di Montaperto è riuscito a fondere nella sua persona il vero spirito del “Comandante di Stazione”, adoperandosi a beneficio della cittadinanza, prodigandosi all’ascolto e alla comprensione, alla rassicurazione e al dialogo. Premuroso e attento, responsabile e instancabile, ha offerto costantemente la propria opera al servizio della comunità, ricevendone in cambio incondizionata stima e fiducia.Con il suo esempio e il suo operato ha contribuito a tenere alto il prestigio dell’Istituzione, lasciando ai colleghi e ai cittadini un ricordo indelebile di lealtà d’animo, disponibilità e generosità.”La targa è stata consegnata dal Sindaco di Agrigento, dott. Francesco Miccichè e dal Questore, dott. Tommaso Palumbo.Il riconoscimento è stato ritirato dalla vedova del militare, Sig.ra Lina LO CICERO. |
210° Annuale di fondazione dell’Arma dei Carabinieri
Discorso del Comandante Provinciale di Agrigento
Autorità, gentili ospiti, militari in servizio e in congedo, benvenuti a questa Cerimonia che rappresenta per l’Arma un momento di condivisione della propria identità storica con la società civile, al cui servizio opera da 210 anni.
La preziosa cornice del Tempio della Concordia, simbolo di questa meravigliosa città, segna il legame tra l’Istituzione e la comunità di Agrigento, che si pregia di un patrimonio archeologico e paesaggistico unico e che si appresta a vivere un momento determinate per la sua valorizzazione, con il titolo diCapitale della Cultura.
Un ringraziamento al Direttore del Parco, che ci ospita oggi e che ha reso possibile questa manifestazione, così come tante altre che arricchiscono il dinamismo culturale della città.
Un saluto e un grazie a Sua Eccellenza il Prefetto di Agrigento, per la sua presenza e per la sua illuminata opera di coordinamento, interpretata con la prospettiva di creare la migliore sinergia tra le Istituzioni dello Stato, le Amministrazioni locali e i cittadini.
Ai Signori Procuratori di Agrigento e di Sciacca, alla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo e ai Vertici dei due Tribunali, riferimenti dell’Ordine giudiziario sul territorio, così come a tutti i magistrati presenti, rivolgo un riconoscente pensiero e il ringraziamento per la fiducia quotidianamente accordata ai Carabinieri. Il legame di fedeltà verso la Magistratura è inciso nella tradizione dell’Arma.
Ai colleghi della Polizia di Stato, della Guardia di Finanza con cui quotidianamente affrontiamo le sfide della sicurezza in questa provincia un ringraziamento per la sincera e sempre generosa collaborazione. Un grazie al Questore e al Comandante provinciale della Guardia di finanza, per la costante vicinanza umana e la immancabile sinergia.
Un saluto sincero al Sindaco di Agrigento, per la Sua disponibilità e il suo sostegno, e a tutti i Sindaci della provincia, rappresentanti dei cittadini e delle comunità, orgogliosamente impegnati per lo sviluppo di questo territorio.
Agli onorevoli deputati nazionali e regionali presenti, la riconoscenza per la sensibilità dimostrata, nei rispettivi livelli di interlocuzione politica, verso la Provincia di Agrigento, una terra dalle incredibili potenzialità, che merita ogni sensibile attenzione.
A tutti gli Enti, le Istituzioni e le Associazioni un riconoscente saluto per la partecipazione e per il contributo offerto alla vita sociale, culturale, economica dell’intera Provincia.
Agli operatori economici, ai rappresentanti del mondo dell’artigianato, dell’arte e del turismo l’augurio che gli encomiabili sforzi profusi possano essere gratificati da uno sviluppo condiviso e armonico di questa meravigliosa terra.
Un grazie sentito ai giovani studenti del Liceo classico e musicale Empedocle, che accompagneranno questa cerimonia, partecipandovi da co-protagonisti. Oggi qui siete i rappresentantidi tutte le scuole della Provincia, verso cui l’Arma rivolge costantemente la propria opera per le iniziative ispirate alla cultura della legalità.
Un saluto alle Associazioni professionali a carattere sindacale, che hanno iniziato il loro percorso a supporto del benessere del personale, con l’augurio di poter contribuire in modo costruttivo e consapevole alla cura della nostra amata Istituzione.
L’Arma festeggia oggi i suoi 210 anni di vita, più di due secoli di storia ispirati e condotti al servizio del cittadino.
Una storia di fedeltà e dedizione testimoniata da esempieccelsi. Uno in particolare viene celebrato quest’anno per il suo 80° anniversario: Si tratta della strage dei Martiri di Fiesole. Tre carabinieri partigiani Alberto La Rocca, Vittorio Marandola e Fulvio Sbarretti, poco più che ventenni, sottrattisi audacemente alle ricerche del nemico tedesco, avevano appreso che dieci cittadini fiesolani erano stati presi in ostaggio per essere fucilati se essi non si fossero presentati al comando germanico. Pur consapevoli della sorte che li attendeva, non esitarono a consegnarsi ai nazisti per salvare la vita degli ostaggi, andando consapevolmente incontro alla morte per fucilazione.
Oltre due secoli di storia segnano l’evoluzione di un’Istituzione che cresce e si organizza seguendo le esigenze della società ma mantenendo saldi, nelle scelte organizzative e nei modelli di approccio operativo, i caratteri e i valori etici che da sempre ne hanno ispirato l’azione: la militarità, il coraggio, l’umanità.
Valori che si ritrovano negli annali dell’Arma Agrigentina, che ricorda e si strige nella memoria del sacrificio del Maresciallo Guazzelli, vittima della violenza omicida mafiosa per le sue indiscusse capacità investigative.
Il primo obiettivo dell’azione operativa in questa provincia non può che essere quindi quello del contrasto alle organizzazioni mafiose che, pur avendo cambiato connotati, puntando a una più insidiosa invisibilità rappresentano un serio pericolo per la vita democratica del Paese e la piena libertà sociale, economica epersonale dei cittadini.
L’indagine conclusa nello scorso marzo dal Nucleo Investigativo di Agrigento con la Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo nelle aree di Lucca Sicula, Burgio e Villafranca testimonia l’attivismo di consorterie sempre interessate al controllo del territorio e al condizionamento delle dinamiche economiche.
A questa azione si affianca in senso più generale quella di prevenzione e contrasto di tutte le forme di illegalità che insidiano il vivere sociale.
La violenza di genere, fenomeno intollerabile per una società civile, continua a richiedere un impegno costante. Oltre all’aumento delle denunce, cui consegue un‘attivazione diuturnada parte delle Stazioni Carabinieri, primi recettori di questi episodi, si sono purtroppo registrati gravissimi eventi che hanno impegnato il Comando provinciale di Agrigento.
Penso al duplice femminicidio avvenuto a gennaio a Naro, il cui autore è stato identificato e fermato in poche ore, e mi riferisco alle drammatiche sequenze vissute pochi giorni fà a Cianciana, ove, per far fronte alla furia omicida di un padre nei confronti della compagna e dei due figli piccolissimi è stato necessario il coordinamento di tutte le componenti dell’Arma, dalla Stazione e dalla Radiomobile, primi intervenuti, al negoziatore del Nucleo Investigativo e alle Aliquote di primo intervento di Palermo, che hanno consentito di gestire il barricamento dell’aggressore e convincerlo a una pacifica resa dopo ore di delicatissime trattative. Un pensiero affettuoso ai due fratellini, tuttora ricoverati, e il nostro augurio di poter riuscire a sconfiggere presto le orrende ferite fisiche e psicologiche subite da questo dramma.
La sicurezza dei cittadini resta al centro della costante opera di prevenzione svolta attraverso le Stazioni Carabinieri anche nei confronti dei più fastidiosi fenomeni di criminalità predatoria. A una confortante statistica dei furti e delle rapine in provincia si contrappone purtroppo più recentemente un incremento dell’odioso fenomeno delle truffe in danno di anziani.
Un settore in cui all’immancabile azione investigativa viene affiancata dai Reparti dell’Arma la determinante iniziativa in termini di sensibilizzazione attraverso manifestazioni e incontri con le associazioni, con le parrocchie e mediante messaggi divulgati sui diversi canali di comunicazione.
La prospettiva di una pluridimensionalità dell’azione viene sviluppata nei diversi settori che attengono più in generale alla qualità della vita dei cittadini.
La sicurezza sui luoghi di lavoro, così come la dignità del lavoro stesso, la tutela della salute, la tutela del patrimonio culturale e la salvaguardia dell’ambiente.
In quest’ultimo campo, il prezioso contributo offerto dai Carabinieri forestali del Centro Anticrimine Natura di Agrigento arricchisce l’azione dei carabinieri sul territorio, consentendo di qualificarne gli strumenti di intervento e approcciare con visione sistemica le tematiche più gravi. In questo senso, vogliamo citarela campagna di controlli eseguita negli ultimi mesi sugli sversamenti nel lago Arancio, che ha permesso oggi di rendere quell’acqua disponibile per l’irrigazione, offrendo sollievo allapesante situazione dell’emergenza idrica. Nella stessa ottica si inserisce, l’ultimo lavoro di analisi condotto su tutti i sistemi di depurazione della provincia che verrà posto a disposizione per suscitare un confronto tra le Amministrazioni coinvolte, garantire la necessaria attenzione su questo fronte determinante della tutela ambientale e soprattutto assicurare ai cittadini la necessaria trasparenza circa lo stato di salute dei propri territori. Un diritto fondamentale, che si celebra oggi con la Giornata mondiale dell’ambiente.
Un modello operativo dunque che si avvale di una struttura a più livelli e arricchito dai settori di specialità ma che mantiene come canone del suo agire la vicinanza al cittadino, ponendo al centro le persone e non le procedure.
L’applicazione delle norme, in ottica rigida e difensiva da parte di chi è chiamato ad applicarle, è comodo e immediato rifugio per sottrarsi ai rischi, effettivamente esistenti per chiunque rivesta responsabilità, ma è anche la prima causa di allontanamento dei cittadini dalle Istituzioni.
Il coraggio di agire in senso etico, indubbiamente ancorato all’ineludibile rispetto dei parametri normativi, rappresenta invece l’unico antidoto all’isterilirsi dell’azione amministrativa e consente di guadagnare fiducia, promuovere la collaborazione, il dialogo, la partecipazione.
Per questo, con un’anticipazione sulle fasi di premiazione che a breve svolgeremo, abbiamo scelto di assegnare l’annuale premio Targa Allotta “alla memoria” di un Comandante di Stazione che pochi mesi fa ci ha lasciato per un male incurabile, il Luogotenente Lucio Cafiero, Comandante della Stazione di Montaperto. Il suo impegno per oltre 14 anni al comando di quella piccola Caserma in una frazione di Agrigento ha condensato i canoni del Comandante di Stazione Carabinieri.
Cordiale, solare, responsabile, sempre presente, è stato un riferimento per i militari alle sue dipendenze e ancor prima per tutti i cittadini del luogo, che a lui hanno fatto affidamento per un problema, per un aiuto anche solo per un consiglio. Alla moglie e ai figli il nostro caloroso abbraccio.
Grazie Lucio.
Nel concludere, a tutti i militari del Comando Provinciale il più sentito ringraziamento per l’impegno profuso, ad ogni livello, in una quotidianità che diviene sempre più complessa.
Ai rischi di essere oggetto diretto di violenze, purtroppo testimoniato dai diversi militari feriti in servizio anche nella nostra provincia, si aggiunge la difficoltà di essere chiamati a prendere decisioni istantanee, spesso in situazioni critiche. Difficoltà che può essere superata solo grazie alla passione per il servizio e al desiderio di donarsi agli altri.
L’elencazione dei valori cui l’Istituzione si ispira non vuol essere un’ostentazione di successi. Siamo ben consapevoli che la fiducia dei cittadini non è una rendita scontata, ma un processo quotidiano in cui cimentarsi. E in questo percorso la consapevolezza di non essere certamente infallibili, ci spinge a valorizzare la capacità di autocritica e di autocorrezione, propria di ogni istituzione che voglia essere e sentirsi sana.
Ai cittadini di Agrigento la nostra promessa di rinnovare l’impegno di fedeltà e continuare a camminare insieme, in questo anno impegnativo che ci attende, per essere davvero Capitale della Cultura, della Socialità, della Legalità.
Grazie a tutti.