“Per potere arrivare a fine anno la Sicilia, deve recuperare 180 milioni di metri cubo d’acqua, la metà delle risorse idriche necessarie per una gestione ordinaria annuale. Già in un centinaio di Comuni l’erogazione idrica è razionata per contrastare la siccità”. A parlare è il ministro per la Protezione civile e le politiche del mare, Nello Musumeci. Lo stesso Musumeci ha spiegato che la Regione siciliana ha trasmesso alla Protezione civile un elenco di 52 opere da realizzare. “Spero che ci siano i progetti esecutivi – ha detto -. Vedremo di trovare le coperture finanziarie almeno per i primi dieci interventi”. Il governo di Renato Schifani ha inoltrato a Roma la richiesta dello stato di calamità per la siccità. “Gli uffici ci stanno lavorando, sono convinto che sarà accolta – ha anticipato il ministro – Questo consentirà di dare una cornice, la Protezione civile inoltre procederà alla fornitura delle autobotti. La legge da’ la possibilità anche di requisire i pozzi privati per fronteggiare le criticità”. “Lo Stato – ha concluso Musumeci – ha il compito di intervenire dal punto di vista strutturale, spetta alla Regione provvedere alla gestione della situazione contingente e decidere se procedere con il razionamento”.
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