La Polizia di Stato, ha celebrato oggi, mercoledì 10 aprile 2024, il 172° anniversario dalla sua fondazione, con una cerimonia nazionale che si e’ tenuta nella suggestiva cornice di Piazza del Popolo a Roma e che ha visto la partecipazione delle più alte cariche istituzionali dello Stato.
Questo importante traguardo esalta di nuovo l’impegno e la dedizione delle poliziotte e dei poliziotti per la tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, per la salvaguardia del pieno esercizio dei diritti e delle libertà fondamentali e per il pubblico soccorso, come ben sintetizzato dal claim #essercisempre.
Ad Agrigento le celebrazioni hanno avuto inizio alle ore 8.30, in Questura, con la deposizione di una corona di alloro alla lapide dei Caduti della Polizia di Stato, ubicata nell’androne dell’ingresso centrale della Questura, da parte del Questore, dr. Tommaso Palumbo.
Successivamente, alle ore 09.30, alla presenza delle massime Autorità locali Politiche, Civili, Militari e Religiose, si è tenuta la solenne cerimonia presso il Palacongressi, durante la quale sono state conferite le ricompense al personale della Polizia di Stato che si è distinto per le attività svolte. Presenti gli alunni di alcuni istituti scolastici di Agrigento tra cui quelli dell’Istituto Comprensivo “Rita Levi Montalcini” che, durante la cerimonia, hanno eseguito l’Inno Nazionale ed altri brani musicali.
Ecco gli insigniti di quest’anno con le motivazioni:
Benemerenza al valor civile è stata consegnata al vice sovrintendente Raffaele Castaldo, agenti Gaspare Sirrao, Calogero Gallo e Damiano Vella che “conducevano un’attività di soccorso pubblico, con sprezzo del pericolo che si concludeva con il salvataggio di due persone rimaste intrappolate all’interno di una palazzina dove si era sviluppato un pericoloso incendio”. Agrigento, 28 novembre 2023.
Encomio solenne all’assistente capo Alfonso Valerio Tornabene poiché “evidenziando spiccate qualità professionali e non comune determinazione operativa espletava un’attività di soccorso pubblico che consentiva di trarre in salvo 3 bambini bloccati all’interno della loro abitazione a causa di un incendio di vaste proporzioni”. Porto Empedocle, 25 giugno 2019.
Encomio solenne al sovrintendente Francesco Aleo, Encomio all’ispettore Giovanni Marino e Lode al sovrintendente Massimo Anitra e all’assistente Gaspare Sirrao che “evidenziando capacità professionali e impegno, espletavano un’attività di polizia giudiziaria che si concludeva con l’arresto, in esecuzione di un’ordinanza di applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, nei confronti di 3 soggetti ritenuti, a vario titolo, responsabili di aver cagionato la morte, nel 2011, di un uomo dapprima attingendolo con colpi d’arma da fuoco e infine colpendolo reiteratamente al capo con il calcio della pistola”. Fiumicino, 24 novembre 2019.
Encomio solenne ai vice ispettori Gaetano Mulè e Pierfilippo Calabrese, Encomio all’ispettore Alessandro Licata e al vice ispettore Andrea Lo Vetro, e all’assistente capo coordinatore Giovanni Balistreri perché “evidenziando spiccate capacità professionali e non comune intuito investigativo, espletavano un’articolata attività di polizia giudiziaria di rilievo transnazionale che si concludeva con l’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 7 soggetti, operanti tra l’Italia e il Belgio, ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di omicidio e tentato omicidio, importazione, trasporto, detenzione e cessione di stupefacenti, porto e detenzione illegale in luogo pubblico di armi da guerra e altro”. Agrigento, 15 dicembre 2020.
Encomio solenne all’agente Gero Caci perché “evidenziando spiccate qualità professionali e non comune determinazione operativa partecipava a un’operazione di polizia giudiziaria, che si concludeva con l’esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare a carico di un sacerdote indagato per violenza sessuale su minore ed atti sessuali con minorenni”. Enna, 27 aprile 2021.
Encomio all’assistente capo coordinatore Carmelo Calogero Licata che “evidenziando spiccate qualità professionali, si distinguevano in un’operazione di soccorso pubblico conclusa con lo spegnimento di un focolaio di incendio sviluppatosi all’interno dell’hotspot di Lampedusa, la messa in sicurezza del sito e il soccorso di un cittadino in stato di pericolo”. Lampedusa, 12 luglio 2018.
Encomio al sovrintendente Mariano Cipriano e Lode concessa ai vice ispettori Giuseppe Argento e Antonio Minacori che “evidenziando spiccate qualità professionali espletava un’operazione di polizia giudiziaria che si concludeva con l’arresto di due soggetti resisi responsabili di coltivazione, ai fini di spaccio, di sostanza stupefacente di tipo marijuana”. Licata, 11 settembre 2019.
Encomio all’ispettore Paolo Bonfiglio, Lode agli ispettori Vincenzo Piacenti e Marco Incorvaia e al sovrintendente Massimo Giovanni Bianchi perché “evidenziando spiccate qualità professionali, espletava un’operazione di polizia giudiziaria che si concludeva con l’arresto in flagranza di reato di un soggetto resosi responsabile di coltivazione, ai fini di spaccio, di sostanza stupefacente”. Licata, 17 settembre 2019.
Encomio al sostituto commissario Giambattista Vella e Lode concessa al vice questore aggiunto Sergio Carrubba, all’ispettore Giuseppe Cammalleri e al vice sovrintendente Emilio Bianchi che “evidenziando spiccate qualità professionali, coordinava un’operazione di polizia giudiziaria che si concludeva con l’arresto, in flagranza di reato, di un soggetto resosi responsabile di coltivazione, ai fini di spaccio, di stupefacenti di tipo marijuana”. Canicattì, 20 settembre 2019.
Encomio al vice ispettore Alfonso Riina che “evidenziando spiccate capacità professionali ed operative, espletava un’attività di soccorso pubblico che consentiva di condurre in salvo un uomo che aveva posto in essere un gesto anticonservativo”. Agrigento, 4 luglio 2020.
Lode concessa al commissario Maurizio Carusotto, al vice ispettore Salvatore Stelvio Cipriano e all’assistente capo Angelo Aquilinoche “evidenziando qualità professionali, coordinava un’operazione di polizia giudiziaria che si concludeva con l’arresto di 4 soggetti resisi responsabili di gravi e reiterati reati di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione e il deferimento all’autorità giudiziaria di 49 persone per reati connessi”. Palma di Montechiaro, 9 ottobre 2019.
Lode al vice ispettore Roberto Amoroso e al vice sovrintendente Giuseppe Seminerio che “evidenziando qualità professionali, espletavano un’operazione di polizia giudiziaria che si concludeva con l’arresto di un pluripregiudicato agli arresti domiciliari resosi responsabile di maltrattamenti contro familiari”. Agrigento, 6 novembre 2019.
Lode agli ispettori Orazio Tomarchio e Vincenzo Territo e agli assistenti capo coordinatore Adriano Salamone ed Ezio Antonello D’Ambra che “evidenziando qualità professionali, coordinavano un’operazione di polizia giudiziaria che si concludeva con l’arresto di due soggetti e la denuncia in stato di libertà di altri due individui resisi responsabili rispettivamente dei reati di tentato omicidio e spaccio di stupefacenti”. Agrigento, 27 dicembre 2019.
La Questura di Agrigento nel giorno della festa per il 172esimo anniversario della fondazione della Polizia di Stato ha fornito i dati delle attività dall’1 aprile del 2023 al 31 marzo del 2024. Calano, ma di uno soltanto, gli omicidi: da 6 sono passati a 5 (-16,67%). Aumentano invece, passando da 5 a 14 (fra il primo aprile 2023 e lo scorso 31 marzo), i tentati omicidi che si attestano a un +180%. Così come le violenze sessuali, passate da 23 a 28 (+21,74%), le estorsioni denunciate sono salite a 92, erano 69 (+33,33%), le lesioni dolose da 493 a 512 (+3,85%) e le truffe informatiche da 1.312 a 1.494 (+13,87%). In aumento i danneggiamenti passati da 1.138 a 1.248 (+9,67%). In diminuzione i furti: da 2.456 a 2.056 (-16,29%), le rapine: da 81 a 57 (-29,63%) e i danneggiamenti a seguito di incendio da 147 a 135 (-8,16%). L’ultimo anno, raffrontato con quello precedente, ha fatto segnare alla Questura di Agrigento un -1,57% sul totale dei delitti: si è scesi a 5.641 da 5.731. Gli arresti in flagranza di reato, fra il primo aprile del 2023 al 31 marzo scorso, sono stati 423, mentre quelli in esecuzione di misure cautelari sono stati 73. Nove, invece, i fermi di iniziativa e 13 quelli disposti dall’Autorità giudiziaria. Le persone denunciate sono state 981. Ben 4.173 gli interventi di soccorso pubblico e 2.703 le contestazioni per violazioni al Codice della strada. Ben 41 le armi sequestrate o acquisite e poco più di 37 chili le sostanze stupefacenti sequestrate. La Divisione di Polizia Anticrimine ha notificato 94 avvisi orali; ben 20 le Sorveglianze speciali; 52 i fogli di via obbligatorio; 55 i Daspo, 14 i Dacur e 29 gli ammonimenti. Le pratiche trattate, dall’ufficio Antimafia, inerenti a certificazioni antimafia sono state 607.
Nel periodo preso in esame ci sono stati 2.081 sbarchi con un totale di 90.646 migranti. I permessi di soggiorno rilasciati sono stati 5.380 in totale: 225 per motivi di lavoro autonomo, 1.386 per lavoro subordinato, 1.060 per minore età, 1.984 per motivi familiari. Fra respingimenti ed espulsioni e decreti di trattenimento nei Cie si è arrivati a 1.095 provvedimenti emessi.
Il report sugli uffici
Squadra Mobile. Il contrasto all’associazione mafiosa si è concentrato in indagini (ancora in atto) che hanno riguardato le consorterie criminali dislocate in provincia e dedite a traffici illeciti. Tale sforzo è stato portato avanti in modo silente e, verosimilmente, nel breve periodo produrrà i suoi effetti. In merito alla criminalità organizzata straniera, le recenti attività di indagine della Squadra Mobile, coordinate dalla Dda, hanno consentito di evidenziare l’operatività di forme di associazionismo transnazionale di tipo mafioso operanti, oltre ad individuare soggetti che in territori stranieri fanno parte di strutture criminali dedite al traffico di migranti. L’enorme afflusso di migranti è stato oggetto di massima attenzione da parte dell’ufficio investigativo.
Sono stati fatti 7 fermi di nigeriani, gambiani, sudanesi e bengalesi responsabili dei reati favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, associazione per delinquere finalizzata alla commissione dei delitti di tortura e sequestro di persona a scopo di estorsione. Ma non possono essere dimenticati i 9 fermi di migranti che rubavano i motori dei barchini, ma anche soldi e telefoni cellulari ai migranti che vi erano a bordo, facendo configurare – per la prima volta – il reato di “pirateria marittima”. Sono stati fatti 404 arresti per reingresso illegale, ma anche per ordine di carcerazione, ordinanze di custodia cautelare e mandati di arresto europeo. Ben 14 gli arresti di scafisti, tutti finiti in carcere.
Reati commessi contro le fasce deboli. Va ricordata l’indagine fatta in occasione del tentato omicidio di un uomo avvenuto tra le vie del centro storico, il 20 dicembre del 2023. In brevissimo tempo si è arrivati all’individuazione e all’arresto del responsabile che è stato trovato in possesso di un revolver risultato di provenienza furtiva. Articolata e complessa l’indagine fatta a carico della donna ritenuta responsabile di deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso e di calunnia aggravata commessi, il 5 dicembre scorso, aggredendo il coniuge con sostanza corrosiva.
Va ricordato anche l’omicidio alla concessionaria del Villaggio Mosè e l’arresto dei tre coinvolti. Sui reati contro il patrimonio, lo scorso 19 giugno, gli agenti della squadra Mobile hanno arrestato un uomo ritenuto responsabile di usura. Nello specifico, le indagini appuravano che quest’ultimo era solito praticare un tasso usuraio oltre il 100% mensile. Contrasto allo spaccio. Ben 19 gli arrestati, sequestrati oltre 32,7 chili di cocaina e un chilo di altre tipo di sostanze stupefacenti. Lo scorso 22 maggio è stato arrestato il corriere trovato mentre trasportava in macchina oltre 30 chili di cocaina. Il 18 agosto, fra Agrigento e Canicattì sono state arrestate 3 persone, sequestrando oltre 500 grammi di cocaina, hashish e marjuana, nonché 4.000 euro. Il 23 ottobre è stato ritrovato e arrestato un latitante gelese, assieme ad un tunisino che ne ha favorito l latitanza, ospitandolo all’interno della propria abitazione.
Divisione Anticrimine. Lo scorso primo marzo 2024, decreto di confisca di beni già sottoposti a sequestro su proposta del questore, nei confronti di esponente di vertice dell’“ottavo mandamento” dell’organizzazione criminale Cosa Nostra. Il provvedimento ha riguardato autovetture, rapporti finanziari e una lussuosa villa del valore stimato di 500.000 euro, edificata senza alcuna licenza edilizia. In particolare sono stati ben 10.539 i minori collocati in comunità di accoglienza.