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Codacons: Beni confiscati alla mafia, mancata pubblicazione elenco in diversi comuni siciliani 

Il Responsabile Regionale CODACONS Enti Locali Agrigento Giuseppe Di Rosa. 

Un tema mai abbastanza percorso (e invece sempre più urgente) è quello del riutilizzo dei beni confiscati alle mafie.

Noi vorremmo dare un contributo piccolo ma efficace per partire da ciò che ognuno di noi si trova sotto casa: chi sa quali beni confiscati ci sono nel proprio comune?

Se le mani alzate sono poche, niente paura.

La legge mette a disposizione di tutti uno strumento potentissimo per sollecitare le pubbliche amministrazioni a rendere disponibili e trasparenti i dati e le informazioni che dovrebbero già essere pubblici. Si chiama accesso civico, e per farlo basta saper mandare una mail.

Per quanto riguarda i beni confiscati, il codice antimafia obbliga i comuni a pubblicare sul proprio sito istituzionale l’elenco dei beni confiscati trasferiti dall’Agenzia nazionale ai comuni. L’elenco deve contenere i dati sulla consistenza, sulla destinazione e sull’utilizzazione dei beni nonché, in caso di assegnazione a terzi, i dati identificativi del concessionario e gli estremi, l’oggetto e la durata dell’atto di concessione (articolo 48, comma 3, lettera c, del decreto legislativo 159/2011, cd. codice antimafia).

Purtroppo, tantissime amministrazioni locali non sanno neanche di essere tenute alla pubblicazione di questi dati, preziosissimi per renderci conto di quali sono i beni confiscati sul nostro territorio e di come potremmo riutilizzarli a fini sociali.

A questo problema c’è una soluzione semplicissima, basta inoltrare al comune di vostro interesse una lettera di accesso agli atti, basta rivolgersi al segretario generale e chiedere la pubblicazione nel sito di tale elenco, non sapete come fare ? Rivolgetevi alla nostra Segreteria Regionale Trasparenza Enti Locali al numero 3471740770, saremo noi a farlo per voi……

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