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San Cataldo. Trasferimento Don Angelo Spilla: Obbedienza sincera benché sofferta

Associazione Culturale Teatrale “Libero Palinsesto”, Presidente Rita Raimondi;

Associazione Benefica Onlus “Un Gesto per un Sorriso”, Presidente Michele Falzone: 

Già da qualche mese abbiamo appreso che don Angelo Spilla, sino ad oggi parroco della Madrice e arciprete di San Cataldo, è in procinto di lasciare la nostra comunità parrocchiale: il vescovo lo ha trasferito nella parrocchia di San Giuseppe a Caltanissetta, incaricandolo pure della presidenza del Tribunale Ecclesiastico Diocesano, date le sue competenze giuridico-canonistiche di cui egli da moltissimi anni ormai dà prova nella sua qualità di vicario giudiziale in curia e di docente di diritto canonico in seminario. Sappiamo che un prete va a prestare il suo servizio pastorale dove e come i suoi superiori gli chiedono. Siamo però pure consapevoli che la logica gerarchica non è precisamente quella che meglio esprime la realtà comunionale di una comunità ecclesiale. Essa dovrebbe garantire alla comunità una certa funzionalità, ma non ci riesce quando interviene il cortocircuito tra autentica comunionalità e autorità gerarchica, quando cioè l’atteggiamento gerarchico eccede rispetto all’attitudine paterna, quando insomma il padre si rivela semplicemente un superiore. Ciò significa, concretamente, un nuovo cambiamento nel giro di un anno, impostoci nelle consuete modalità: senza un minimo di confronto e dialogo con noi, che formiamo la comunità senza la quale il servizio dei pastori non avrebbe senso. Non ne siamo, purtroppo, edificati. Rimaniamo anzi ancora una volta amareggiati, delusi, smarriti e, di conseguenza, diffidenti verso spiegazioni che suonano pretestuose.

Sincera, benché sofferta, è comunque l’obbedienza con cui don Spilla sta accettando un trasferimento che nonostante le apparenze forse non lo gratifica. Di certo egli spera che sia poi il Signore a non fargli mancare la grazia necessaria per continuare la sua missione, in altri luoghi, in altre forme e soprattutto assieme ad altre persone, giacché sono proprio queste ultime che davvero valgono nella vita di un prete. Così come spera che il nuovo parroco, don Alessandro Giambra, abbia dal Signore il sostegno necessario e dalla comunità la bella e buona accoglienza che un servitore del Signore dovrebbe sempre avere nella vigna in cui viene inviato a lavorare. Condividiamo questa sua speranza e nel salutarlo gli auguriamo che essa si compia fruttuosamente, per lui, per il nuovo nostro parroco, per noi. Al contempo gli chiediamo scusa se non siamo stati spesso all’altezza delle sue intuizioni, se non siamo stati efficaci collaboratori nei molti progetti pastorali da lei avviati, se gli abbiamo opposto resistenze tornacontistiche, se non abbiamo assecondato il suo appello all’unità e alla cooperazione, se gli abbiamo talvolta voltato le nostre spalle e se lo abbiamo ostacolato con meschine manovre alle sue spalle. Ovviamente parliamo come piccole associazioni, ma reputiamo che questo nostro pensiero possa esser condiviso dagli altri gruppi parrocchiali e da ogni persona di lucida intelligenza e di buona volontà. Così come possa essere condiviso il grazie che rivolgiamo, infine, a don Spilla per la sua presenza operosa in mezzo a noi, per il suo lavoro alacre, per la sua pazienza non paternalistica, per la sua amicizia.

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