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Video e foto. Canicattì si emoziona nuovamente per San Diego e la Rietina 

Di Danila Bonsangue.

L’ultima domenica di agosto si celebra a Canicattì,  la festa di San Diego, protettore della città fin dal tempo della canonizzazione avvenuta nel 1588, 125 anni dopo la morte. I festeggiamenti in città si sono tenuti dal  24 al 28 agosto. Ieri domenica, Solenne Celebrazione Eucaristica nello spazio antistante la chiesa di San Diego e subito dopo la solenne processione con il venerato simulacro di San Diego per le vie principali. Sabato è tornata dopo lo stop causa pandemia, la storica Rietina in onore del Santo Protettore della Città. Tantissima gente ha preso parte ai festeggiamenti, che sono mancati in questi ultimi anni ai devoti. Le emozioni raccontate in questo video realizzato da Diego Mantione: 

All’origine la Chiesa di San Diego era stata intitolata a San Sebastiano, ma quando il “Frate Santo” per i prodigi realizzati in vita e dopo la sua morte, venne canonizzato da papa Sisto V, e  venne eletto “protettore di Canicattì”  in  città si diffuse il nome di Decu, Dicuzzu, Dinu, Diega, Dicuzza, etc.. anche il nome della chiesa cambiò in san Diego.

Si racconta di una statua di San Diego in viaggio su un carro trainato dai buoi e guidato da uomini che, sopraffatti dalla sete, si sarebbero fermati a bere a una sorgente apparsa per miracolo. Ripreso il cammino e giunti a Canicattì, i buoi caddero in ginocchio dinanzi alla chiesa di San Sebastiano. Tutti pensarono che fosse la volontà del santo restare in quella chiesa e in quella città di cui divenne il protettore.
 
A introdurne il culto furono con molta probabilità i monaci del convento dello Spirito Santo, che erano dello stesso Ordine cui apparteneva San Diego. 

Venne fissata la data dei festeggiamenti nell’ ultima domenica di agosto, venne scelta questa data al fine di favoriore le attività socio-economiche; venne istituita una grande fiera di bestiame e di mercanzie varie in concomitanza con la fine dell’annata agraria. 

Con la festa di san Diego, si rinnovavano i contratti di mezzadria, affitti e patti vari, si facevano acquisti vari in relazione della nuova annata agraria; la fiera di San Diego venne dichiarata “franca” diventando una delle più attese e più grandi della Sicilia.
 
Sino al 1640 la festa si celebrava nella chiesa di Santo Spirito, poi nella chiesa di san Sebastiano (oggi San Diego) dove tuttora è celebrata per iniziativa della “confraternita di San sebastiano e San Diego”.

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