È stato identificato ed è ricercato l’agrigentino che, ieri pomeriggio, ha aggredito e colpito con un tirapugni all’interno dell’ambulatorio un medico all’ospedale Cervello di Palermo, nel reparto di Endocrinologia, procurandogli gravi ferite al volto e al braccio, per le quali è stato necessario un intervento chirurgico. L’agrigentino un mese fa aveva chiesto alla vittima la prescrizione di un farmaco che gli era stato consigliato da un altro specialista. Il medico avrebbe detto all’uomo che la somministrazione avrebbe richiesto un ricovero in day-hospital. Ieri il camice bianco, che stava parlando al telefono in ambulatorio, è stato colpito alle spalle dal paziente che poi è fuggito. Si sarebbe trattato di un gesto premeditato e non di un’aggressione seguita a una discussione. “Serve subito un Daspo che vieti anche l’accesso ai servizi sanitari gratuiti a chi aggredisce medici e personale sanitario, sul modello degli stadi: ‘chi rompe paga e non entra più’. Le istituzioni agiscano in fretta perché prima o poi ci scapperà il morto”. Così il presidente dell’Omceo di Palermo, Toti Amato.
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