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Porto Empedocle. Quattro condanne: minacciarono i carabinieri per evitare il sequestro dello scooter

Il giudice monocratico del tribunale di Agrigento Vincenzo Ricotta ha disposto la condanna nei confronti di quattro empedoclini accusasti di resistenza a pubblico ufficiale e porto di oggetti atti ad offendere. Sei mesi di reclusione sono stati inflitti ad Angelo Caico, 33 anni; quattro mesi di reclusione, invece, ad Antonio Caico, 60 anni; Giulia Caico, 35 anni, e Calogera Vullo, 35 anni. La vicenda risale al 2020. L’intera famiglia è finita a processo con l’accusa di aver minacciato e strattonato i carabinieri e gli agenti della polizia locale di Porto Empedocle per evitare il sequestro della moto di Angelo Caico. Quest’ultimo era stato fermato ad un posto di blocco quando, alla richiesta di esibire la documentazione, andò in escandescenza. Lo stesso Caico è accusato anche di porto di oggetti atti ad offendere perché, durante il controllo, avrebbe impugnato un martello minacciando di distruggere la moto. Gli imputati sono difesi dagli avvocati Antonio Provenzani, Irene Militello e Salvatore Bruccoleri.

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