Porto Empedocle: 62enne accusato di tentate estorsioni nei confronti di tre ditte: chiesta condanna
Il pubblico ministero Elettra Consoli, a margine della requisitoria, ha avanzato la richiesta di condanna a tre anni e sei mesi di reclusione nei confronti di Giuseppe Migliara, 62 anni, di Porto Empedocle, finito a processo con l’accusa di tentate estorsioni nei confronti di tre ditte empedocline. Il processo con il giudizio abbreviato è in corso davanti il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Agrigento Iacopo Mazzullo. Il prossimo 25 gennaio si torna in aula per l’arringa del legale difensore, l’avvocato Antonino Gaziano. Migliara è finito a processo insieme ad altri due empedoclini, Filippo Freddoneve, 60 anni ed il figlio Giuseppe Freddoneve, 35 anni, le cui posizioni sono state stralciate e per questo verranno giudicati separatamente. Decisiva la collaborazione di tre imprenditori, due che si occupano del servizio raccolta dei rifiuti e di un costruttore, che non si sono piegati alle minacce e hanno deciso di denunciare le pressioni subite. Si sono costituiti parte civile, rappresentati dagli avvocati Giuseppe Scozzari e Stefano Catuara. L’operazione antiracket venne eseguita dai poliziotti della Squadra Mobile di Agrigento e portò a tre arresti.