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Scomparsa Kimberly Bonvissuto, Procura: “È in Italia, sta bene”

La giovane di 20 anni, originaria di Gela, Kimberly Bonvissuto, scomparsa dalla sua abitazione a Busto Arsizio ( Varese), da lunedì scorso, sarebbe in Italia e starebbe bene. “All’esito delle indagini finora svolte e sulla base degli elementi verificati l’allontanamento di Kimberly è da ritenersi volontario e non causato da intimidazioni o minacce. Per quanto constatato, almeno sino a qualche giorno fa, la ragazza è in territorio italiano e in buone condizioni di salute. La famiglia è stata informata di questi attuali sviluppi”, dichiara in una nota il procuratore di Busto Arsizio, Carlo Nocerino. Il pubblico ministero della procura di Busto, che coordina le ricerche, ha aperto un fascicolo sulla scomparsa: si tratta di un fascicolo per fatto non costituente reato, non vi sono quindi né capi di imputazione né indagati. Si tratta di un passaggio tecnico necessario per acquisire la denuncia di scomparsa e effettuare tutti gli accertamenti tecnici per rintracciare la ragazza. Il padre e la madre, intanto, da giorni rinnovano l’appello alla figlia a contattarli per fare sapere loro che sta bene: “Qualunque cosa sia accaduta, la supereremo. Dacci notizie”.

Le ricerche

A Busto è stata passata al setaccio la zona attorno alla via dove vive la ragazza. Sono stati acquisiti i filmati delle telecamere, pubbliche e private. Ma le ricerche si sarebbero spostate anche lontano dalla città. Come spiega Il Giorno, potranno essere fondamentali gli accertamenti sul cellulare della giovane, che risulta spento. Attraverso il codice Imei e l’analisi dei tabulati, gli inquirenti stanno cercando indizi per rintracciare Kimberly.

La vicenda

Lunedì 20 novembre, nel primo pomeriggio, Kimberly Bonvissuto, ha lasciato l’appartamento dove vive, in centro a Busto Arsizio. Indossa una tuta grigia, giubbotto, scarpe nere. Ha detto alla mamma che deve vedere la cugina. Ma si scoprirà in seguito che ha un appuntamento con un ragazzo e che ha chiesto alla cugina di “coprirla”. Più tardi chiama la madre per avvisarla che rimarrà a cena fuori e che tornerà a casa verso le 22. Da qui non ci sono stati più contatti. Kimberly ha con sé solo il telefono cellulare (che da lunedì risulta spento) e il caricabatterie.

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