“Circa 300 beni immobili confiscati alla criminalità organizzata saranno riutilizzati per finalità sociali. Lo ha deliberato nei giorni scorsi il consiglio direttivo dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (Anbsc)”.
Inizia così il comunicato stampa del Ministero dell’Interno del 13 novembre scorso, visibile sul sito istituzionale del dicastero. “Di particolare rilievo – continua lo stesso comunicato – le destinazioni relative a beni situati nella Sicilia Occidentale, 170 dei quali – del valore di più di tre milioni di euro – al Comune di Caltanissetta, che li utilizzerà per progetti di agricoltura sociale, in particolare per attività finalizzate all’educazione ambientale e alimentare, alla salvaguardia della biodiversità e alla diffusione della conoscenza del territorio attraverso l’organizzazione di fattorie sociali e didattiche. Lo stesso Comune – prosegue la nota del Ministero dell’Interno – nella delibera con la quale ha manifestato interesse all’acquisizione del bene ha evidenziato l’intenzione di consentire “il pieno utilizzo di tutti i beni confiscati alla criminalità organizzata, per fare nascere da quelle strutture luoghi dove vengano svolte attività sociali al servizio del territorio, al fine di rafforzare e accrescere la cultura della legalità e creare un’opportunità di sviluppo e di lavoro in un contesto sofferto ma desideroso di cambiamento, con l’obiettivo di creare centri e luoghi di aggregazione, al fine di combattere il disagio sociale, l’emarginazione, l’isolamento, la disoccupazione che costituiscono fenomeni che riguardano soprattutto i giovani e generano comportamenti deviati alla base dei processi di crescita criminale”.
Una bella soddisfazione per l’Amministrazione guidata dal sindaco Roberto Gambino che, oltre a vedersi assegnare d’emblée centosettanta immobili che verranno trasferiti al patrimonio indisponibile del Comune di Caltanissetta, viene citato direttamente dal Ministero dell’Interno come esempio virtuoso.
“Questo è il risultato del lavoro che in questi anni ha portato avanti questa Amministrazione per utilizzare al meglio i beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata – commenta il sindaco Gambino -. Un lavoro finalizzato a sfruttare e valorizzare al massimo queste strutture, di proprietà della malavita, facendoli diventare luoghi dove si svolgono attività sociali al servizio del territorio, in modo da rafforzare e accrescere la cultura della legalità e creare nello stesso tempo opportunità di sviluppo. Ringrazio tutto il personale degli uffici che hanno permesso questo importante riconoscimento e l’assessora Cettina Andaloro per il grande lavoro che quotidianamente svolge a servizio della nostra comunità” conclude Roberto Gambino.