La collocazione mediterranea diventi punto di forza dell’identità regionale siciliana. E’ questo il tema forte che sarà sviluppato lunedì e martedì al Verdura resort di Sciacca in occasione della terza conferenza di sistema regionale di Confcommercio Sicilia. Dopo Marsala e Siracusa, dunque, la scelta è caduta sul centro agrigentino il cui territorio è in grande fermento dopo il riconoscimento di capitale della Cultura per l’anno 2025. La conferenza regionale, che ricalca l’impronta dell’appuntamento nazionale di fine settembre in Sardegna, assume, per Confcommercio Sicilia, un significato preponderante. Perché tutte le articolazioni del sistema, si confronteranno per tracciare il bilancio del lavoro svolto, con particolare riferimento agli aspetti della ripartenza, dopo gli anni pesanti della pandemia, e a tutto ciò che, invece, dovrà essere effettuato nei mesi a venire, per quanto riguarda il sostegno alle imprese toccate duro dagli effetti di quella che Confcommercio definisce permacrisi, uno stato di “crisi permanente” che vede rincorrersi emergenza su emergenza. E, insieme alla permacrisi, viviamo un altro fenomeno nuovo. “C’è chi l’ha chiamata de-globalizzazione, chi l’ha chiamata ri-globalizzazione, chi nuova globalizzazione – chiarisce il presidente regionale Confcommercio Sicilia, Gianluca Manenti – Di sicuro, siamo all’alba di una nuova geografia mondiale della politica e dei mercati, dove globale e locale si incrociano e si ricompongono in maniera inedita. E, in questo contesto, la Sicilia deve essere chiamata a ritagliarsi il proprio ruolo, deve riuscire a farsi spazio. Ma questo non potrà accadere se non andremo incontro a una stagione nuova da attuare per il mondo delle imprese, da un lato, e per quello delle istituzioni dall’altro, che spesso viaggiano su binari paralleli, senza mai incontrarsi. Adesso, invece, persiste sempre più forte la necessità di questo incontro-confronto, senza cui progettare gli anni a venire, proprio perché ci stiamo confrontando con situazioni critiche, non è possibile. E’ necessario un reciproco sostegno senza cui andare avanti non solo diventa difficile ma rischia di farci perdere le sfide di un futuro sempre più complesso. La conferenza di sistema di Confcommercio Sicilia si prefigge, tra l’altro, di illustrare quali sono le linee guida del corpo intermedio da qui in avanti e, soprattutto, ci chiarirà in che modo interagire con le forze esecutive per migliorare sempre di più il nostro appeal nei confronti delle piccole e medie imprese del terziario di mercato che, come tutti sanno, costituisce uno dei motori trainanti, forse ormai il più importante, della nostra isola”. Al momento del lunedì pomeriggio riservato a direttori, dipendenti e dirigenti del sistema territoriale Confcommercio Sicilia, farà da contraltare la fase istituzionale del martedì mattina dove, tra l’atro, è prevista la presenza del vicepresidente della Regione, Luca Sammartino, e degli assessori regionali alla Famiglia e alle Politiche sociali, Nuccia Albano, al Turismo, Elvira Amata, alle Infrastrutture, Alessandro Aricò, e alle Attività produttive, Edi Tamajo. “Grazie ai componenti della Giunta regionale di Confcommercio Sicilia, la cui collaborazione, anche in questa circostanza, si è rivelata molto preziosa – ancora Manenti – siamo riusciti a cristallizzare le linee più cogenti da approfondire nell’ambito di questo momento”. Mediterraneo, strategie per un futuro condiviso: questa la linea guida della due giorni. Il presidente provinciale Confcommercio Agrigento, Giuseppe Caruana, componente regionale di Giunta e, per l’occasione, “padrone di casa” dell’evento, chiarisce: “Abbiamo bisogno di un nuovo modello di sviluppo economico e commerciale, è necessaria una svolta che indirizzi il sistema, anche soprattutto in Sicilia, per guardare al futuro in maniera differente dal modus operandi del passato”.
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