SAGI, il sindacato autonomo di categoria contro la proposta dell’Editore del quotidiano La Sicilia Ciancio di procedere ai licenziamenti collettivi dei lavoratori.
Il sindacato SAGI chiede all’Editore del quotidiano La Sicilia di Catania di fermare le procedure di licenziamento collettivo. “Riteniamo tutto ciò– dichiara il segretario nazionale del sindacato autonomo dei giornalisti Nino Randisi- profondamente sbagliato ed ingiusto perchè a pagare come sempre sono i lavoratori che ormai da troppi anni vivono sulla propria pelle una crisi editoriale che non sembra arrestarsi e che sembra ormai essere giunta al capolinea”. ” Occorre porre in essere un circuito virtuoso, laddove esistono anche minime residue possibilità– prosegue Randisi- per salvare il posto di lavoro dei colleghi, mortificati da anni dalla società editoriale di Mario Ciancio, oggi sotto processo per concorso esterno in associazione mafiosa. Un editore che continua a disattendere gli impegni sottoscritti nel tempo nonostante la disponibiliotà dimostrata dai giornalisti che hanno accettato riduzioni delle ore lavorative e i prepensionamenti“. ” Siamo infine solidali con il gesto di grande significato del direttore Antonello Piraneo– conclude il segretario Randisi- il quale hannunciato di volersi dimettere, dimostrando la propria vincinanza ai colleghi, nel caso si dovesse procedere ai licenziamenti collettivi annunciati”.