Nella seconda quindicina di luglio e nei primi giorni di agosto ci sarebbe stato un calo delle presenze turistiche ad Agrigento e provincia, sia nelle strutture ricettive che nei siti archeologici, oscillante tra il 25 e il 30 per cento. Maggiormente colpiti da questo calo i “bed and breakfast” del centro storico cittadino ma anche le strutture alberghiere che hanno registrato improvvise cancellazioni o annullamenti di pernottamenti “causa di forza maggiore”. Il periodo preso in esame è stato particolarmente critico sia per l’ondata di calore anomalo che ha flagellato l’isola provocando una serie di incendi, che per i disagi nei trasporti e le difficoltà in alcuni aeroporti. Tutto ciò ha scoraggiato la partenza di molti verso le località turistiche della Sicilia. A risentirne a livello locale è stata anche la Valle dei templi che ha registrato un minore afflusso di visitatori rispetto al mese di luglio dello scorso anno, anche se i dati dell’ultimo weekend (23.400 visitatori) fa sperare in una ripresa a breve termine. Il Governo nazionale e quello Regionale stanno approntando una serie di “ristori” per le imprese turistiche colpite da questo improvviso crollo ma, come spiega il presidente di Confartigianato Imprese Agrigento, Gianofrio Pagliarulo, è necessario affrettare i tempi.
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