Francesco Agati: Gela riscopre il turismo, in molti provenienti dal nord Europa e Malta
Francesco Agati: Gela inizia ha riscoprire i vantaggi dell’arrivo dei turisti quest’anno grazie al nostro lavoro improntato a fare conoscere le bellezze del territorio e il recupero degli immobili abbandonati per renderli luoghi ricettivi ha avuto un numero di turisti mai così alto provenienti dal nord Europa e Malta (veri turisti), ma bisogna organizzarsi ancora meglio sia come pubblica amministrazione che come esercenti. Ricordiamo che a Gela si può investire in immobili con sgravi fiscali del 50% grazie alle Zes.
Segue la Storia antica di Gela.
Il primo insediamento nell’area della città, un abitato con la relativa necropoli dell’Eneolitico iniziale, risale alla fine del V millennio a.C. Il nome attuale della città è storicamente legato a quello della colonia dorica fondata da navigatori provenienti da Lindo nel 688 a.c..
Tale avvenimento è stato riportato dallo storico ateniese Tucidide, il quale racconta (VI,4, 3-4) che furono i coloni greci, provenienti da Rodi e da Creta e guidati rispettivamente da Antifemo e Entimo, ad occupare lo spazio ‘’dove ora si trova la città che si chiama Lindioi e che per primo fu cinto da mura’’. Dal racconto di Tucidide, inoltre, emerge che la fondazione della colonia greca fu preceduta dall’arrivo di piccoli nuclei di Rodii di Lindos come è testimoniato dalle scoperte archeologiche; presenza di ceramica protocorinzia di fabbrica rodia, nonché da altri reperti ceramici del protocorinzio antico. Erodoto (VIII,155) ricorda che Teline, antenato di Gelone, aveva ricondotto in patria alcuni cittadini della plebe geloa rifugiatisi, a seguito di controversie civili, nel sito di Maktorion, oggi identificato con il sito archeologico di Monte Bubbonia.
Nel 505 a.C. a Gela ebbe inizio la tirannide. Il primo tiranno di Gela fu Cleandro, figlio di Pantares. L’uccisione di Cleandro avvenuta nel 498 a.C. da parte del geloo Sabillo, segnò la salita al potere del fratello, Ippocrate. Sotto il suo governo Gela visse momenti di grande splendore economico e politico. Nell’ultimo decennio del V sec. i Cartaginesi, partiti da Agrigento, marciarono alla volta di Gela che la distrussero nel 405 a.C. con le milizie guidate da Imilcone.
La ricostruzione di Gela avvenne sotto la figura del condottiero corinzio Timoleonte, il quale vi insediò coloni dell’isola di Kos guidati da Gorgos. Gela visse un lungo periodo di pace e prosperità.
Ora bisogna iniziare una campagna di scavo archeologico per individuare il più grande porto del Mediterraneo costruito dai greci, sito in C.da Bulala. La Soprintendenza di Caltanissetta con tutti gli altri enti devono trovare i finanziamenti per rimettere alla luce le sette imbarcazioni di epoca diversa davanti il Golfo di Gela.
In questi giorni abbiamo avuto i primi contatti con il Comune di Butera che si dice interessato al nostro metodo per fare crescere il territorio di Gela, Butera può essere inserita nel nostro progetto.