I militari della Sezione Polizia Marittima e Difesa Costiera della Guardia Costiera di Sciacca assistiti dal personale militare del Comando Stazione Carabinieri di Sciacca, su ordine della locale Procura della Repubblica, hanno dato esecuzione al Decreto di sequestro penale preventivo emesso dall’Ufficio del Giudice delle Indagini Preliminari del Tribunale di Sciacca riguardante dei beni ricadenti in area Demaniale Marittima, difformi per numero, posizione, forme e misure rispetto a quanto autorizzato in concessione demaniale marittima dall’Assessorato Territorio e Ambiente della Regione Sicilia, in località San Marco del Comune di Sciacca e precisamente nello Stabilimento Balneare denominato “Mahili”. Le indagini, iniziate nell’estate 2022, riguardante tutto il litorale della località San Marco del Comune di Sciacca, avevano portato alla luce alcune anomalie in prossimità della linea di confine del demanio marittimo, tra cui le difformità riscontrate all’interno dello stabilimento balneare “Mahili”. Le indagini svolte dal personale della Guardia Costiera di Sciacca sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Sciacca, con l’impiego anche di un Consulente Tecnico nominato dalla stessa Autorità Giudiziaria, hanno permesso di accertare tutte le difformità strutturali dello stabilimento, nonché l’abusiva occupazione di parte di demanio marittimo mediante il posizionamento di ombrelloni e lettini da spiaggia.Ai due soggetti ritenuti responsabili in concorso sono stati contestati, al momento, reati connessi all’arbitraria e abusiva occupazione ed invasione di spazio demaniale marittimo ai sensi degli articoli 54 e 1161 del Codice della Navigazione e degli articoli 110, 633 e 639 bis del Codice Penale. Tali operazioni, coordinate dalla Procura della Repubblica di Sciacca, hanno portato al sequestro di parte della struttura dello Stabilimento Balneare costituito da pedane/pergolati, rampe di accesso, percorsi pedonali e scalini per complessivi mq. 600 circa nonché al sequestro di n. 40 ombrelloni, 131 lettini da spiaggia e 7 pannelli divisori in legno di mt. 2×1 circa. Tutte le operazioni sono volte a contrastare l’abusivismo indiscriminato sul demanio marittimo e sono finalizzate non solo alla tutela dell’ambiente costiero, ma anche a garantire la fruibilità del demanio marittimo da parte della collettività.
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