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Video interviste. Ordine degli architetti: Sciacca “Open Studi Aperti 2023, l’architetto è indispensabile”

A Sciacca “Open Studi Aperti 2023 – l’architetto è indispensabile”

Ieri e oggi, nell’atrio superiore del Comune di Sciacca, gli architetti aprono le porte dei propri studi professionali in un pot-pourri di architettura, danza, musica e teatro

“Open Studi Aperti 2023”, una manifestazione non soltanto per avvicinare i cittadini agli studi di architettura o dimostrare come l’architettura non sia solo funzionalità bensì, come spiega l’architetto Franco Purini, esponente del Razionalismo italiano, “qualcosa che riguarda il nostro abitare, la memoria dell’abitare, per concepire un futuro migliore e utile per chi abita la città, il territorio, il paesaggio, … a fare una vita più concorde, autentica, vera”.

Con questo principio, ieri pomeriggio, si è dato il via all’edizione 2023 della manifestazione che si svolge anche oggi nell’atrio superiore del Comune di Sciacca, in contemporanea con le altre città italiane, che si pone l’obiettivo “di far conoscere il mondo dell’architettura al grande pubblico – afferma Rino La Mendola, presidente dell’Ordine degli architetti – e far comprendere l’importanza della buona architettura per la crescita sana delle città che si ripercuote sulla qualità della vita dei cittadini. Credo proprio che oggi Sciacca sia, sullo scenario nazionale, la vetrina dell’architettura di qualità prodotta sul territorio provinciale”.

La manifestazione è resa possibile grazie all’impegno del gruppo di lavoro, composto dai consiglieri dell’Ordine Salvatore Porretta, Giacomo Cascio e Michele Ferrara, tornati a organizzare Open Studi aperti dopo gli anni di stop dettati dalla pandemia da Covid-19 senza mai perdere di vista il connubio tra architettura e arte. Arte che si esplicita in ogni sua forma: danza, musica, teatro, … riuscendo a coinvolgere i cittadini che, oltre a visitare la mostra, possono assistere a eventi davvero imperdibili.

“Sappiamo bene – dichiara Salvatore Porretta – come l’architetto sia al centro dei processi di gestione e trasformazione del territorio” e quest’anno il centro dell’architettura di qualità si compone anche dei “venti studi agrigentini in mostra che espongono i propri progetti – aggiunge Giacomo Cascio – affascinando i cittadini con le loro progettazioni”. Una “mostra dinamica – dettaglia Michele Ferrara – che prevede una serie di interventi artistici. Vogliamo che gli architetti diano il massimo nei loro lavori e questo è un modo per confrontarsi, stimolare la riqualificazione e dare qualità agli interventi e ai progetti”.

Dopo il taglio del nastro che, oltre agli studi di progettazione ha aperto le porte agli interventi musicali a cura dei Quintesia, quartetto di archi e voce composto da Federico Pivato, Salvatore Passantino, Serena Di Caro, Calogero Marotta e Antonella Scalici, e le performance di danza a cura di Asd Danza Pluma, l’appuntamento con Open Studi Aperti ritorna oggi, dalle 10, con un seminario formativo che vedrà al tavolo dei relatori gli esponenti di diverse aziende (Gaspare Mirrione legnami, Meriflex, La Build Design, L’Atelier 3010, Moreston) mentre alle 17, oltre a visitare la mostra, si potrà assistere al concerto “Note d’Autore” con Michele Bruno (fisarmonica), Salvatore Catanzaro (voce e ritmica), Accursio Antonio Cortese (pianoforte) e Valerio Oliveri (basso) e allo performance di danza a cura di Asd Danza Pluma.

“… perché l’architettura non si limita solo alla funzionalità – sottolinea Franco Purini – ma diventa carattere umano di testimonianza, di vita, di desideri e di accadimenti che si ricordano…”.

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