Nel corso delle celebrazioni per la Festa della Repubblica, ad Agrigento è stata conferita alla memoria di Angelo Merulla, di Canicattì, la medaglia d’onore riservata ai cittadini italiani deportati e internati nei lager nazisti. L’importante onorificenza è stata consegnata dal Prefetto di Agrigento Filippo Romano alla nipote Angela Muratore.
Angelo Merulla nacque a Canicattì il 27 dicembre 1919. Arruolato nel 62esimo Reggimento Fanteria “Sicilia” di stanza a Trento con il grado di sottotenente, il giorno dell’armistizio, l’otto settembre 1943, si rifiutò di aderire alla Repubblica fascista di Salò e per questo venne arrestato e rimase prigioniero fino al termine della guerra. Venne deportato come IMI (Internato Militare Italiano) nei campi di Oberlagen in Germania, di Standbostel in Bassa Sassonia e infine a Deblin Irena in Polonia, nel famigerato Stalag 307 conosciuto anche come “fortezza della morte”. Il 16 aprile 1945 il campo venne liberato e dopo un lungo viaggio a piedi, durato cinque mesi, riuscì a tornare in Italia il 19 settembre.
Al ritorno a Canicattì divenne maestro elementare, svolgendo per tanti anni il suo servizio presso la scuola Francesco Crispi. Morto nel 1981, la sua memoria è ancora viva tra i tanti che lo hanno conosciuto apprezzandone le doti umane e professionali.
“Il riconoscimento ad Angelo Merulla ci inorgoglisce e lo accomuna ai tanti concittadini canicattinesi che hanno offerto il proprio valore, e in alcuni casi la propria vita, alla Patria e hanno resistito e combattuto per ristabilire la libertà e la democrazia.” Dichiara il sindaco di Canicattì Vincenzo Corbo. L’altra medaglia d’onore è stata conferita ad Antonino Delizia di Licata.
Antonio Delizia, nato a Licata il primo marzo del 1920, fu deportato il 17 novembre 1943 in Germania. Di lui la famiglia non ha avuto più alcuna notizia perché risultato disperso. La medaglia è stata ritirata dalla nipote Sebastiana Bulone. A consegnarla oltre al prefetto, il neo sindaco di Licata, Angelo Balsamo. Consegnati anche i diplomi dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana. Le insegne di Cavaliere al merito sono state attribuite agli agrigentini Calogera Piazza e Alfonso Imbrò. Si tratta di titoli onorifici, in questo caso, che vengono consegnati a cittadini ritenuti meritevoli.
“La Repubblica appartiene a tutti e oggi gli auguri ce li dobbiamo fare tutti perché è il compleanno di tutti”. Così il prefetto di Agrigento, Filippo Romano nel suo messaggio alla collettività, pronunciato in occasione della cerimonia per i 77 anni di fondazione della Repubblica Italiana. In mattinata s’è svolta la sfilata, partita da piazza Municipio, con la banda dei Bersaglieri e vari reparti dei corpi militari, di polizia e delle organizzazioni di protezione civile presenti in provincia. L’arrivo in piazza Vittorio Emanuele è stato accolto con gli applausi. A seguire, tutti si sono spostati nel cortile della Prefettura dove il pastry chef Giovanni Mangione, collaborato dai ragazzi dell’associazione famiglie persone down, hanno preparato anche una maxi torta con i colori della Repubblica. Consegnate le onorificenze. L’evento è stato arricchito da momenti musicali eseguiti dagli alunni del Liceo Classico e Musicale “Empedocle” di Agrigento e da alcune letture di testi effettuate sempre dagli alunni che hanno introdotto l’intervento dell’attore agrigentino Gaetano Aronica; anche i ragazzi del CPIA hanno eseguito un dialogo sul significato della democrazia.