Claudio Ferro, Segretario dei Giovani Democratici di Canicattì:
A seguito degli ennesimi atti vandalici perpetrati ai danni della comunità canicattinese, che hanno causato l’incendio di sette alberi secolari della Villa Comunale, e delle recenti dichiarazioni in proposito del primo cittadino, noi Giovani Democratici sentiamo il bisogno di esprimere tutto il nostro rammarico.
Da una parte, il nostro dispiacere sorge dal mero fatto che Canicattì stia nuovamente passando alla cronaca per dei gesti che lo stesso Sindaco ha, in un primo momento, giustamente definito degli “ignobili atti di puro vandalismo”.
Dall’altra, siamo rimasti fortemente attoniti dalle successive dichiarazioni del primo cittadino che, in un’intervista all’emittente locale TRC, ha definito quei gesti come degli “atti intimidatori” nei confronti della sua persona, aggiungendo che si tratterebbe di azioni, anzi di un piano d’azione, perfino di una “strategia” preordinata a contrastare l’operato della sua Amministrazione e ad impedire alla stessa di ottenere dei “finanziamenti regionali”, i quali, però, non sono stati indicati con precisione.
Qualora, a seguito degli approfondimenti investigativi e giudiziari, le sue ipotesi dovessero rivelarsi corrette, allora ci troveremmo di fronte a un fatto molto grave: una brutale aggressione nei confronti dei nostri luoghi e delle nostre bellezze solamente per scopi personali o politici.
Tuttavia, al momento ci preme intervenire a salvaguardia del nostro patrimonio artistico, monumentale, paesaggistico, ambientale e, soprattutto, culturale della nostra città.
Il profondo stato di degrado in cui versa la nostra comunità e il disagio sociale sofferto da alcuni, forse troppi, dei suoi abitanti si riversa, per esempio, nella perenne sporcizia delle strade, nonostante l’encomiabile impegno quotidiano del Sindaco nella loro pulizia.
Tutti noi vorremmo che il suo operato non venisse vanificato dalla maleducazione di alcuni concittadini.
Perciò crediamo che l’inciviltà si può combattere solo portando la civiltà dove vi è inciviltà.
Perciò riteniamo che l’incultura si può combattere solo portando la cultura dove vi è incultura.
Perciò sosteniamo che, come nel caso dell’immondizia, le soluzioni superficiali al problema non ci permetteranno mai di risolverlo.
Bisognerebbe piuttosto scavare nel profondo di tutti gli strati sociali della nostra comunità per individuare le ragioni che ne hanno causato il decadimento, per comprendere le difficoltà e le esigenze di donne e uomini dimenticati, e per prendere le necessarie contromisure.
La Villa Comunale, per citare l’esempio più recente, è stata luogo di aggregazione per diverse generazioni, oltre che palcoscenico, anche negli scorsi anni, di svariati eventi culturali e di manifestazioni adatte sia agli adulti che ai bambini, come cineforum all’aperto e centri di animazione per i più piccini, attività che oggi più che mai aiuterebbero a solidificare in ogni cittadino l’idea del rispetto e della sana condivisione dei luoghi della comunità.
Ribadiamo, dunque, l’urgenza di un intervento culturale forte, attivo e incisivo: la strada da percorrere è quella di una vera e propria campagna di sensibilizzazione, di un impegno all’educazione e al senso civico, incoraggiati da finanziamenti a loro sostegno.
Noi Giovani Democratici auspichiamo, infine, una maggiore politica d’ascolto e ci poniamo a disposizione dell’Amministrazione, anche per il tramite del nostro rappresentante in Consiglio Comunale, Angelo Cuva, per promuovere idee e soluzioni partecipate e partecipative.