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Arrestato 42enne di Realmonte: In auto con 30 chili di cocaina, valore 10 milioni di euro.

La squadra mobile di Agrigento, con l’ausilio delle Volanti, ha arrestato un corriere, Giuseppe Neri, 42 anni di Realmonte, che trasportava in auto ben trenta chilogrammi di cocaina. Il blitz è scattato nella notte nei pressi del centro cittadino. Il corriere era a bordo di un’auto e la droga era nascosta in alcune scatole nel portabagagli. Lo stupefacente, che in un primo momento sembrava hashish, era peraltro ricoperto da caffè e oleato con del detersivo per evitare l’eventuale fiuto dei cani. Circostanza questa che, insieme all’ingente quantità, non lascia dubbi: ad operare è una organizzazione di professionisti, con rodati agganci e metodi ben studiati. Il corriere, che potrebbe essere un ingranaggio esterno all’associazione ma che gode di fiducia e dietro lauto compenso corre notevoli rischi, è stato arrestato e adesso si trova in carcere in attesa della convalida del provvedimento. 

La cocaina sequestrata, avrebbe potuto fruttare, “tagliata” più volte, anche circa 10 milioni di euro. I particolari dell’operazione sono stati resi noti nel corso di una conferenza stampa. Presenti il procuratore reggente di Agrigento Salvatore Vella, il vicario della Questura Francesco Marino e il capo della Mobile Giovanni Minardi. “Sono contento, oggi 23 maggio, di essere in Questura. Non c’è modo migliore di commemorare la strage di Capaci, non c’è modo migliore di commemorare lavorando e magari ottenendo risultati come questo – ha detto il procuratore capo, facente funzioni, Salvatore Vella – . Sono stati sequestrati, ad Agrigento, 30 chili di cocaina purissima. Il lavoro non finisce qui, ma è un’ottima base di partenza. Agrigento Capitale della Cultura 2025 vuol dire tante cose per questa provincia – ha aggiunto il procuratore Vella – . Vuol dire raggiungere traguardi che non sono mai stati raggiunti in questi anni, vuol dire possibilità di valorizzare risorse di questa città e provincia, ma si possono ‘apparecchiare’ tanti tavoli. Il mercato della cocaina, come racconta questo sequestro, è un mercato fiorentissimo, con quantità che non ci devono stupire. Questa provincia vive anche di questi traffici”.

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