Il Gip del Tribunale di Agrigento, Stefano Zammuto, ha convalidato l’arresto e applicato i domiciliari senza il braccialetto elettronico a Salvatore Butticè, 35 anni di Favara, accusato dei reati di porto di arma clandestina, ricettazione e porto di oggetti atti ad offendere. Il giovane è stato arrestato sabato scorso dai poliziotti della sezione Volanti della Questura. Fermato in via Atenea per un controllo è stato trovato in possesso di una pistola scacciacani modificata. La perquisizione è poi stata estesa anche all’abitazione del favarese dove gli agenti hanno trovato un vero e proprio laboratorio delle armi.
Sequestrate altre cinque pistole, di cui una a salve, tre a gas prive di tappo rosso e un’altra avente ancora il tappo, ma anche un machete con una lama di trenta centimetri, un tirapugni, due coltelli e cinque caricatori. Inoltre sono stati anche trovati altri pezzi di pistole e arnesi utili alla modificazione delle stesse armi come perni, viti e molle. Lo stesso Butticè, che ha nominato come difensore l’avvocato Salvatore Cusumano, in occasione dell’udienza di convalida dell’arresto, ha ammesso il possesso e la detenzione illecita delle armi senza provare a giustificare o negare.