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Nuova aggressione al Pronto Soccorso del Policlinico di Palermo: minacce ai medici e danni a una barella

Nuova aggressione al Pronto Soccorso del Policlinico di Palermo. Nonostante le campagne di sensibilizzazione, non si ferma, dunque, l’ondata di violenza negli ospedali. 

La notte scorsa un paziente in stato di ebbrezza ha minacciato gli operatori del pronto soccorso e danneggiato una barella, impaurendo gli altri pazienti presenti. A suo dire, i medici non avevano eseguito le cure necessarie. Grazie all’intervento del personale della società di vigilanza Mondialpol e della Polizia i danni sono stati contenuti. 

In parallelo alla denuncia alle forze dell’ordine, è stata attivata la procedura interna che prevede che gli operatori sanitari vittime di atti di violenza, fisica o verbale, devono darne comunicazione, tramite mail, oltre che alla Direzione, al Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione e al Risk Manager aziendale compilando un apposito modulo.  

Il Commissario del Policlinico, Maurizio Montalbano, commenta: “Desidero manifestare la solidarietà al personale del Pronto Soccorso e ringrazio le forze dell’ordine per la prontezza dell’intervento. Gli operatori dell’area di emergenza devono gestire rapporti caratterizzati da una forte emotività da parte dei pazienti e dei loro familiari, soprattutto se sotto l’effetto di alcool o sostanze stupefacenti”. 

Il programma adottato dall’Azienda, sulla base del lavoro del Gruppo aziendale per la prevenzione degli atti di violenza, prevede tre linee d’intervento: diffondere una politica di “tolleranza zero” verso atti di violenza, fisica o verbale, nei servizi sanitari e assicurarsi che operatori, pazienti, visitatori siano a conoscenza di tale politica; incoraggiare il personale a segnalare prontamente gli episodi subiti e a suggerire le misure per ridurre o eliminare i rischi; facilitare il coordinamento con le Forze di Polizia o altri soggetti che possano fornire un valido supporto per identificare le strategie atte ad eliminare o attenuare la violenza in ospedale.

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