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Ismael lascia Lampedusa con la rianimatrice. Mare pessimo e ancora sbarchi 

“Mi trovavo al poliambulatorio di Lampedusa. E’ stata una decisione concordata con il padre del piccolo. L’ho prima soccorso e accudito e davanti alla tragedia appena consumata mi sono sentita coinvolta e ho espresso il desiderio di potere avere in affidamento, temporaneamente, il piccolo”. Lo dice Alessandra Teresi medico rianimatore del 118 di Palermo che si prenderà cura del piccolo migrante di 6 mesi che ha perso la madre in un naufragio. La dottoressa è sposata e ha un figlio adolescente. “La dottoressa negli anni di servizio si è sempre distinta per la sua professionalità ed è esperta nella rianimazione pediatrica e neonatale – dice Marco Palmeri responsabile della sala operativa del 118 servizio diretto dal medico Fabio Genco – Si è trovata nel posto giusto al momento giusto e il suo intervento per il piccolo è stato importantissimo”.

Sono 35 i migranti che sono appena sbarcati, dopo essere stati agganciati dalla motovedetta V1300 della Guardia di finanza, a molo Favarolo. E’ il primo approdo della giornata visto che le condizioni del mare, nel canale di Sicilia, sono pessime. Sul natante di 7 metri, partito da Sfax in Tunisia all’alba di sabato, c’era anche un minore. Tutti hanno riferito di essere originari di Burkina Faso e Sudan e d’aver pagato 2.500 dinari tunisini per il viaggio. Intanto, dopo i 90 partiti con il pattugliatore delle Fiamme gialle e 180 partiti con il traghetto di linea per Porto Empedocle, è in corso il trasferimento di 500 ospiti dell’hotspot, dove al momento ci sono 1.539 persone, verso il molo dove verranno imbarcati sulla nave militare Vega con destinazione Reggio Calabria.

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