Di Danila Bonsangue.
Naro alla ribalta internazionale, per la presenza dell’azienda Olio Naristeo al Vinitaly di Verona. Un territorio si valorizza infatti, anche attraverso le proprie eccellenze agricole ed enogastronomiche. Lorena e Salvatore Abbate, giovanissimi imprenditori dichiarano: “Il Vinitaly é stato magico ed emozionante, abbiamo conosciuto tante persone importanti e simpatiche e abbiamo appreso tanto per migliorarci ancora. Ci chiedevano perché “ Olio Naristeo”, perché questo nome? Per la mitologia Greca, Aristeo, figlio del Dio Apollo, trovò un ulivo sulla montagna e capi’ come estrarre il succo e creare l’olio, così portò le olive in Sicilia. Quindi abbiamo pensato di utilizzare il nome Aristeo con davanti la “N” di Naro, perché le olive con le quali realizziamo il nostro olio sono tutte prodotte a Naro, la città barocca in eccellenza. Da questa unione nasce quindi il nome “Naristeo”.
L’oleificio “Abbate & Figli” si estende per oltre 33 ettari sul territorio di Naro. L’azienda, a conduzione familiare, è gestita principalmente dai fratelli Lorena e Salvatore Abbate che grazie ai sacrifici di mamma Concetta e papà Antonio hanno realizzato il loro sogno, ovvero di dedicarsi a tempo pieno alla loro passione: l’agricoltura. Salvatore ha 28 anni e Lorena 23 anni. Olio Naristeo nasce da piante tenute con estrema cura, senza ricorrere all’utilizzo di prodotti chimici, come diserbanti e pesticidi ed è certificato secondo le norme in vigore. Ricco di polifenoli, non soltanto si sposa bene con tante pietanze ma è anche un ottimo elisir di ‘giovinezza’ nutritiva. Salvatore dichiara: “La voglia di fare impresa e di andare incontro alle nuove tecnologie ha fatto in modo di avvicinare sempre le nostre idee verso l’innovazione, senza mai perdere di vista i principi cardine della salvaguardia dei prodotti. A noi stanno molto a cuore la natura e i suoi frutti, ed è per questo motivo che siamo sempre impegnati nella continua ricerca di metodi alternativi in grado di garantirci massima qualità e attenzione verso l’ambiente”.