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Canicattì. “WOMEN’S VOICES IN JAZZ”: Una grande serata di teatro e musica al Teatro Sociale

GLI ALLIEVI DEL LABORATORIO TEATRALE DI MAURIZIO SPICUZZA CON UN BRAVISSIMO GIANLUCA SPAZIANI HANNO DATO VITA AD UNA PERFORMANCE TEATRALE SEGUITA DA UN “SERIO” CONCERTO DELLA SCUOLA JAZZ DIRETTA DA MIMMO CAFIERO.

Un piacevole “vento di fresca primavera” è entrato quasi per magia al Teatro Sociale di Canicattì. Il glorioso teatro, seppur magnificamente rinnovato, porta dentro di sé un concentrato di storia e cultura che in ogni occasione impreziosisce tutto quello che, con rispetto, vi mette piede. “Women’s voices in jazz” nasce dalla collaborazione dal laboratorio di teatro di Maurizio Spicuzza e dal genio musicale di Mimmo Cafiero con la sua scuola di jazz.

Ad aprire la serata è una emozionata Mariella Amore Spaziani prima fautrice della riuscitissima manifestazione che ha visto impegnate scuole, giovani, insegnanti nella mattinata del 18 marzo per poi concludersi nella serata al teatro. Mariella Amore ringrazia l’Assemblea regionale Siciliana, il comune di Canicattì e l’Associazione Atena per l’organizzazione preziosa e impeccabile di tutta la manifestazione; ringrazia anche il Club delle Mamme, La Compagnia del Tempo relativo e il Lions Club “Castel Bonanno” per il supporto ricevuto.

Apre la serata Gianluca Spaziani con un bellissimo e moderno monologo ambientalista. Gianluca si muove sulla scena da grande mattatore. I suoi trascorsi teatrali e il suo innato talento crescono e si arricchiscono sempre più. Gianluca incanta tutti e le sue parole, certamente forti e figlie dei tempi che viviamo, arrivano con forza alla platea. Gianluca Spaziani riesce a riscaldare le parole come dardi infuocati e con il suo tono, certamente studiato ma “viscerale” e partecipato, le scaglia con forza ad una platea che partecipa con emozione esternata dai diversi applausi a scena aperta.

Il testo teatrale che segue è della genialoide, originale e irriverente Gloria Calderòn Kellett che fa sfilare sul palcoscenico una serie “assortita” di donne che compongono una donna-diamante composta da tante sfaccettature. La luce diamantata si intravede, si vede e fuoriesce prorompente quando tutte le facce si manifestano in un unico universo. La donna. Le storie sono storie di ordinaria normalità. Le tante citazioni alla sfera sessuale sono una certamente forte ma efficace provocazione che contribuisce alla “messa a nudo” della donna con le sue debolezze, la sua forza, le sue illusioni, le sue certezze e le sue incertezze. Insomma una donna “vera” e “reale”. E l’uomo? Presente. L’uomo fa parte della donna. Consapevolmente o inconsapevolmente è una costola della donna. E forse la storia è proprio questa…

Le donne sul palco sono state impersonate da bravissime allieve del laboratorio teatrale di Maurizio Spicuzza. Un plauso particolare a tutte, nessuna esclusa. In questo giorno Valentino Bonfanti, Elena Cardella, Carla Carta, Salvatore Celauro, Giulia Chiarotti, Chiara Cusumano, Mariadonata Di Cristina, Simona Di Cristina, Maria Vittoria Di Paola, Gaia Fecarotta, Stefano Gelardi, Ferdinando Grimaudo, Chiara La Corte, Giovanni Mennella, Samuele Nicolosi, Alice Orlando, Federica Perez, Riccardo Sangiorgi, Carlotta Tagliareni e Gianluca Spaziani, ciascuno con il suo ruolo, sono stati bravi e “belli”; luminosi di quella bellezza che, sul palco, si fonde con l’emozione.

A chiudere la serata sale sul palco la scuola di Jazz di Mimmo Cafiero. Mimmo proviene da quella scuola palermitana del Brass e vanta collaborazioni con i grandi del Jazz tra i quali ci piace ricordare Franco Cerri ed Enzo Randisi. La sua scuola di Jazz è punto di riferimento nella nostra terra di Sicilia e il gruppo portato al teatro “Sociale” di Canicattì fa parte dei “senior”: professionisti di varia estrazione che coltivano “seriamente” e con la “illuminante” guida di Mimmo Cafiero la passione per il Jazz. Il gruppo formato da Riccardo Anselmo, Davide Barbasso, Salvatore De Vecchi, Vincenzo Palacardo e Paolo Scelfo delizia la platea con un repertorio classico interpretato con vera maestria. Ciò che sottolineiamo con piacere è l’affiatamento di questi “allievi” e l’energia positiva che riescono a portare e diffondere con una gioia palpabile. Interpreti con una grande passione unita ad una professionalità che, grazie alla “buona scuola”, ha già raggiunto livelli elevati.

Calogero La Vecchia

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