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Licata. Disabili picchiati e torturati: quattro condanne ridotte in Appello 

I giudici della Corte di Appello di Palermo, hanno ridotto le condanne ai quattro imputati di Licata, accusati di aver torturato disabili e di aver pubblicato i video sui social, uno dei quali, con tanto di faccina sorridente e la didascalia: “Imballaggio Bartolini, consegniamo pacchi in tutta Italia”. Inflitti 7 anni e 6 mesi di reclusione ad Antonio Casaccio, 28 anni (9 anni in primo grado); 5 anni e 10 mesi a Gianluca Sortino, 25 anni (7 anni); 6 anni e 6 mesi a Jason Lauria, 27 anni (8 anni) e 4 anni ad Angelo Marco Sortino, 38 anni (7 anni).

Il sostituto procuratore generale di Palermo, Carlo Lenzi, aveva chiesto la conferma della condanna. Si è trattato del primo caso, in Sicilia, di condanna per il reato di tortura. Le pene sarebbero state superiori di un terzo se i difensori (gli avvocati Giovanni Castronovo, Giuseppe Glicerio, Dario Crocifisso Granvillano, Santo Lucia e Giuseppe Vinciguerra) in primo grado non avessero chiesto il giudizio abbreviato. Tre i disabili che secondo l’accusa sarebbero stati sequestrati, umiliati, picchiati a calci, pugni e bastonate, e in alcuni casi torturati, nelle proprie abitazioni o per strada, e il tutto ripreso con dei telefoni cellulari, e i video diffusi in rete, sui social, anche con titoli di derisione. Le vittime hanno confermato le accuse in occasione dell’incidente probatorio.

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