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Ars approva borsa studio in memoria di Lorena Quaranta, giovane di Favara uccisa dal fidanzato.  

Ars, approvato emendamento on. Savarino in ricordo di Lorena Quaranta: 

“Un posto occupato, l’iniziativa dell’Ars cui ho partecipato… una sedia vuota per ogni donna che non c’è più.

Anche lì… nell’aula in cui seguiva le lezioni che l’avrebbero condotta al traguardo della Laurea in Medicina la sedia di Lorena è vuota.

Oggi proviamo a riempire il vuoto incolmabile che la sua morte ha portato con sé dedicandole un pensiero: l’istituzione di una borsa di studio in sua memoria.

Potranno beneficiarne studenti meritevoli che frequentano la sua stessa Università.

È stato, infatti, approvato in Aula e all’unanimità un emendamento alle variazioni di bilancio di cui sono prima firmataria con l’obiettivo di sostenere la formazione di giovani futuri medici iscritti all’Università di Messina.

Pur nella sua assenza, il posto di Lorena è lì, accanto ai suoi colleghi, lungo quei corridoi e in quelle aule, a vivere la vita e i sogni sul futuro che qualcuno le ha strappato via.” Dichiara l’on. Giusy Savarino. 

Il beneficio sarà destinato agli studenti più brillanti del corso di laurea in medicina all’Università di Messina, lo stesso ateneo che ha conferito la laurea honoris causa alla ragazza favarese.

Ergastolo per l’omicidio di Lorena Quaranta. Questa la decisione della Corte d’Assise di Messina nei confronti di Antonio De Pace, il giovane calabrese in carcere per il femminicidio della fidanzata Lorena di Favara. La ragazza, promettente studentessa di Medicina specializzanda al Policlinico di Messina, fu trovata morta la notte del 31 marzo del 2020 nella villetta di Furci Siculo dove viveva col compagno, un infermiere del vibonese.

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