Un picture-book racconta il progetto DIODOROS alla BIT
I prodotti nati nella Valle dei Templi come veicolo di promozione del territorio
MILANO. 12.02.2023. Olivi, viti, mandorli, capperi, miele, agrumi e le api alla Valle dei Templi sono di casa: la terra antica li ha accolti da sempre, sono cresciuti fianco a fianco, compagni inseparabili dei templi, delle mura imponenti, delle necropoli; i mandorli fioriti sullo sfondo dei templi – proprio in queste settimane – sono uno spettacolo difficile da dimenticare, e così anche le forme aggrovigliate degli antichi ulivi da cui si ricava un olio premiato. La Valle va letta nella sua completezza straordinaria, sito archeologico unico al mondo ma anche un parco paesaggistico di 1300 ettari, tutelato dall’UNESCO, dove la Natura è ancora padrona indiscussa: nel 2017 la Valle ha ricevuto il prestigioso Premio Nazionale del Paesaggio, con il progetto Agri Gentium: Landscape Regeneration, quale migliore espressione della cultura del paesaggio italiano.
Era dunque quasi inevitabile che nascesse DIODOROS – il nome rende omaggio allo storico greco Diodoro Siculo –: una linea (unica come idea, concept, progetto) di prodotti enogastronomici con il marchio della Valle dei Templi di Agrigento. Un’avventura unica al mondo. Altri siti archeologici dedicano spazi a singole colture, ma nessuno ha creato o possiede una linea così strutturata e variegata. Avventura che adesso è raccontata anche in un picture-book affascinante, un vero viaggio per immagini nel cuore di un progetto-pilota che è già studiato come case-history.
Il volume “Diodoros. Un tesoro da scoprire nella Valle dei Templi” pubblicato dal parco archeologico e paesaggistico Valle dei Templi, si fonda sulle fotografie e i testi realizzati da Eduardo Cicala, con la partecipazione di Fabio Gulotta. Un condensato inestricabile di storia, fascinazione, informazioni organolettiche e mitologia, ma soprattutto un racconto della terra e dei popoli, che si completa con una serie di ricette di chef del territorio che scelgono i prodotti Diodoros per i loro piatti.
Il volume è stato presentato stamattina (domenica 12 febbraio) – nel corso di un panel sulla Costa del Mito nel sud della Sicilia, alla BIT. Borsa internazionale del Turismo a FieraMilano – dal concessionario del marchio DIODOROS, Fabio Gulotta.
“Il marchio ed il logo di Diodoros, identificano la Valle dei Templi, sono uno degli elementi identitari del territorio. Raccontiamo così 2600 anni di storia in cui il Parco ha visto crescere le sue biodiversità, e che oggi finalmente recuperiamo. Un unicum di archeologia e paesaggio – spiega in collegamento il direttore del Parco archeologico e paesaggistico Valle dei Templi, l’architetto Roberto Sciarratta -, perché affianca alle bellezze monumentali, la scoperta del progetto Diodoros; un legame esperienziale che trova una sede a Casa Barbadoro, il cuore di questo nuovo modo di abbracciare la Valle”.
DIODOROS è un progetto innovativo di sostenibilità ambientale e di salvaguardia della biodiversità, che utilizza terreni e spazi incolti del grande parco archeologico, liberi da reperti e immuni da campagne di scavo, affidandoli a cooperative e aziende del territorio: il “paniere” accoglie ormai una ventina di prodotti diversi e di alta qualità, con un branding riconoscibile, un marchio collettivo registrato e un disciplinare rigoroso: olio e vino, miele, mandorle e pistacchi, capperi, erbe aromatiche e spezie, marmellate e confetture, creme dolci, succhi, legumi e, da pochissimi mesi, persino la pasta di grani antichi. Ormai DIODOROS è una case-history: un modo per “leggere” la Valle e arricchirla in maniera straordinariamente sensoriale, divenendo un modello di sviluppo turistico che procede di pari passo con le visite condotte dagli archeologi, i percorsi alternativi, l’apertura della Valle dall’alba al tramonto.
“Della Valle dei Templi è facile innamorarsi e non si potrà mai dire di conoscerla totalmente perché non esiste un’unica esperienza di visita, ma infinite possibilità che possono collegarsi l’una all’altra, e nel caso di DIODOROS, seguiranno il mutare delle stagioni, e delle coltivazioni. Sarà un’offerta turistica sostenibile, modulabile, e mai uguale alla precedente” interviene Letizia Casuccio, direttore di CoopCulture (concessionaria dei servizi aggiuntivi del Parco) che ricorda come in Valle è possibile fruire anche di visite guidate – in aprile anche ai cantieri di scavo – i percorsi sensoriali tra le eccellenze del territorio, le audioguide e le app in più lingue, le esperienze straordinarie in estate, come l’alba o il tramonto sullo sfondo dei templi, i virtual tour guidati da archeologi a distanza. In linea con il progetto DIODOROS, saranno presto disponibili sul sito www.coopculture.it anche le visite “Archeologia & sapori”: l’aperitivo al crepuscolo con i prodotti nati nella Valle, al termine della bellissima esperienza nelle necropoli che non sono parte dell’abituale percorso dei visitatori. In questo caso entra in gioco Casa Barbadoro, l’ultimo nato tra i progetti della Valle, che entrerà a regime in primavera: un hub di cultura enogastronomica in uno spazio recuperato sotto il Tempio della Concordia, immerso nella macchia mediterranea, vero incubatore di cultura in una casa rurale. Per far conoscere le eccellenze, i produttori, sapori e odori del territorio, avviare esperienze reali, immersive, complete: la visita dei templi potrà così essere completata e ampliata da un percorso sensoriale di conoscenza del territorio.
I PRODOTTI
Un vero “paniere” che accoglie l’olio pregiato, un blend piccante di Ogliarola messinese e Biancolilla con sentori di campo, premiato da Slowfood; i capperi spontanei, piccini e profumati; le mandorlecolme di proprietà benefiche, oltre 250 cultivar diverse che sposano i cugini pistacchi; il miele da ape nera sicula, che è andato a ruba; e il vino della Valle, un rosso affinato in barile, blend IGT da Nero d’Avola, Nerello Mascalese e Nerello Cappuccio coltivati ai piedi del tempio di Giunone e affinato in rovere; gli agrumi che danno succhi profumati, ma anche bucce candite e polveri che insaporiscono i piatti; i fichi d’India dolcissimi che un domani presteranno i fiori alle tisane. E i profumi, tantissimi: ci si immerge nel rosmarino, nel timo, poi alloro, salvia, origano, peperoncino; lo zafferano che si raccoglie ancora a mano; per arrivare ai legumi antichi che ormai si ricordano solo i nostri nonni, e alla pasta, ultima nata, dal sapore indimenticabile. I prodotti Diodoros si possono acquistare su www.parcovalledeitempli.it, su www.diodoros.shop.it e nei bookshop gestiti da CoopCulture nella Valle dei Templi.