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SERIE TV. 1899, un viaggio negli abissi della mente umana

1899 è la nuova serie tv disponibile su Netflix ideata e diretta da Baran bo Odar e Jantje Friese, creatori di Dark. La serie sembra condividere con la sorella maggiore non solo qualche attore, ma anche un’incredibile attenzione alla fotografia, alla scelta delle colonne sonore e al fascino del mistero.1899, il cui titolo prende ispirazione dall’anno in cui si svolgono i fatti, narra la vicenda dei passeggeri del piroscafo Kerberos salpato dal porto di Londra con lo scopo di giungere a New York entro sette giorni, senza deviazioni. Tutto cambia quando il capitano riceve un’inquietante messaggio con delle coordinate che sembrano definire la posizione di una nave della stessa compagnia, il Prometheus, scomparsa in circostanze misteriose ben quattro mesi prima, insieme ai suoi 1423 passeggeri. Il capitano mosso da curiosità e senso  del dovere, decide quindi di cambiare rotta, seppur con la disapprovazione della maggior parte dei suoi passeggeri e si reca sul luogo indicato dalle coordinate, per verificare la possibile presenza del Prometheus. 

Da qui la trama prende svolta e mescolando mystery e fantascienza porta non solo i personaggi, ma lo stesso spettatore a confondere inconsapevolmente realtà e finzione. In una prospettiva quasi pirandelliana, la realtà diviene punto di vista dei singoli personaggi.  La serie conta infatti 8 episodi e ogni singolo episodio si apre con flashback vissuti da ognuno dei nostri protagonisti, durante i quali essi sembrano rivivere eventi del passato che li hanno particolarmente segnati e cambiati per sempre. Ogni flashback si chiude con la visione di un triangolo, che come un mezzo ci conduce fuori dalla mente del personaggio per giungere alla sua iride dove la narrazione del passato si chiude per lasciare spazio a quella del presente,lasciandoci in balia dell’ennesimo enigma: la realtà è ciò che c’è dentro o ciò che avviene al di fuori!?

Il triangolo è il simbolo della serie che ritroviamo spesso in vari frame nel corso dell’episodio e che sembra essere un potenziale riferimento al mistero del famoso triangolo delle Bermuda, che condivide con la serie non solo l’enigma della scomparsa della nave ma anche l’ambientazione dei fatti; il Kerberos si muove infatti attraverso le acque del tenebroso e profondo Oceano Atlantico proprio dove è situato il triangolo delle Bermuda. I passeggeri del Kerberos tutti diversi per età, etnie e classi sociali, sembrano condividere solo un difficile passato da lasciarsi alle spalle e la speranza di un futuro migliore. Ciò che li accomuna più di ogni cosa è proprio la disperata voglia di giungere a New York per iniziare una nuova vita. Per questo motivo, quando il capitano comincerà a prendere decisioni avventate per risolvere il mistero della nave, i passeggeri si scinderanno in due fazioni: da un lato ci sarà chi è disposto a mettere da parte la voglia di giungere a destinazione per scoprire la verità e affrontare il problema, dall’altro chi si ribella agli ordini continuando ad ignorare la realtà che lo circonda. Così all’interno del piroscafo, il confine tra razionalità e irrazionalità, diverrà sottile quanto quello tra realtà e finzione.

Tra riferimenti al mito della caverna di Platone e concetti fantascientifici, 1899 gira attorno all’idioma may your coffee kick in, before reality does e un p0’ come Shutter Island di Martin Scorsese finisce per lasciare lo spettatore in balia di infiniti dubbi e diverse interpretazioni.

Veronica Achille

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