Michele Angelo Dell’Utri, Partito Democratico, Circolo Guido Faletra, Caltanissetta:
Le notizie di queste settimane ci dicono che se l’obiettivo perseguito dall’amministrazione comunale è la desertificazione sportiva della città siamo sulla buona strada per raggiungerlo.
Dopo la chiusura della Piscina ed ora dello Stadio Tomaselli, non resta che chiudere il PalaCannizzaro ed il PalaMilan ed avremo fatto l’en plein.
Non è nostra intenzione puntare il dito o limitarsi a cercare colpevoli, che sicuramente ci sono e gli amministratori conoscono bene.
Noi chiediamo la soluzione dei problemi, vorremmo un Mr. Wolf di tarantiniana memoria capace di affrontare le questioni che ormai si accumulano ogni qual volta si metta mano ad un progetto.
A fronte di due Federazioni (Rugby e Calcio) che si affrontano a colpi di comunicati, ciascuna con le proprie ragioni, ce n’è una terza (Atletica Leggera), che pur disponendo di una pista completata e pienamente utilizzabile non può accedere alla Stadio.
Ed intanto ragazzi, giovani ed adulti sono costretti ad allenarsi e correre in strada tra le macchine, con i pericoli che ne conseguono.
Perché quindi non consentire la fruizione del principale impianto sportivo della città a chi ne potrebbe trovare immediato giovamento?
Ancora, perché non riunire le Federazioni per trovare una soluzione al problema della tracciatura dello stadio e verificare la possibile applicazione del capitolato d’appalto?
Caltanissetta non è un bengodi, ma se ci togliamo pure la possibilità di calciare un pallone, fare una meta o correre e saltare, ci resta veramente ben poco.