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Realmonte, assemblea provinciale M5S sulla Sanità: In pericolo il diritto alla vita! Licari: Dove si perdono i fondi per l’Asp?

A margine del riuscito e partecipato incontro di ieri a Realmonte dell’Assemblea Provinciale del M5S sulla Sanità interviene l’On. Ida Carmina. 

“Innanzi tutto ringrazio tutti i partecipanti, i colleghi parlamentari nazionali e regionali, il coordinatore provinciale, i medici, le associazioni e i cittadini che hanno partecipato all’incontro in maniera fattiva e proficua. La battaglia per il diritto alla salute continua senza soste in tutto il territorio isolano dopo gli scandali e gli sfaceli del governo Schifani che mettono a grave rischio l’utenza. I siciliani hanno diritto a cura e assistenza vera e non meritano ritardi, inefficienze ed inerzie. Dall’incontro è emerso un dato interessante: ad oggi nell’Asp agrigentina non sono state applicate le norme vigenti soprattutto per quanto concerne il sotto organico del personale sanitario. Nei presidi ospedalieri nell’agrigentino mancano circa mille unità ed almeno 600 medici ospedalieri. Lo ho spiegato chiaramente il Presidente dell’Associazione Ethikos, Salvatore Licari : dal bilancio annuale e dai raffronti fatti tra l’Asp agrigentina con altre Asp siciliane e del continente, si disperdono risorse per circa 80 milioni di euro, utilizzati in mille rivoli, che, invece, potrebbero essere impiegati per il potenziamento e l’assunzione a tempo indeterminato del personale sanitario che manca. Sono problematiche che saranno messe nere su bianco dai parlamentari nazionali e regionali del M5S per dire basta a questo stato delle cose. I fatti di Trapani ancora una volta dimostrano che le guerre di potere nella sanità siciliana fanno solo male ai cittadini, all’assistenza diretta dei siciliani, il Direttore Generale dell’Asp trapanese, Ferdinando Croce, difeso oltre misura da Fratelli d’Italia, non può restare un minuto di più, dopo gli scandali sui mancati e ritardati referti, che ha denunciato in primis la coraggiosa Prof.ssa Gallo. Invece nel gioco delle parti Schifani lo “affianca”mentre avrebbe dovuto provvedere ad immediata sospensione, se non ad immediata revoca dell’ incarico, attesa l’estrema gravità dei fatti . Così, omettendo di estromettere chi ha mal gestito l’Asp trapanese, Schifani, dimostra di avere le mani legate. bloccato dalle spartizioni di poltrone, a discapito della salute dei siciliani. Tutto ciò conferma la nostra linea: la politica deve togliere le proprie mani dalla sanità. L’amichettismo, le spartizioni, le lottizzazioni , la clientela spregiudicata stanno determinando la fine della sanità pubblica ed universale e arrivando ad essere a monte perfino della morte dei cittadini siciliani . Sulla sanità continueremo a denunciare e utilizzare tutti gli strumenti in nostro possesso per fermare lo stato di abbandono in cui versano le strutture e assicurare funzionalità degli ospedali e dei presidi territoriali. Anche quanto al PNRR gli obiettivi prefissati sono lontanissimi dall’essere realizzati e seppur la Sicilia si è trovata con un plafond da spendere di circa 800 milioni di euro sulla Missione 6, di Case di comunità , Ospedali di prossimità e Cot, c’è il serio rischio che al giugno 2026 dovremo restituire le risorse, a causa di incapacità organizzative, gestionali e di conseguimento di risultati del governo di centro destra di Schifani e di Meloni che non prende provvedimenti ma lascia distruggere la sanità omettendo di intervenire, come sarebbe doveroso fare in una situazione così grave .

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