
Come disposto dall’arcivescovo di Agrigento, monsignor Alessandro Damiano, già autorizzata dal cardinale Marcello Semeraro, prefetto del Dicastero delle Cause dei Santi, nel pomeriggio di oggi, 15 marzo 2025, e’ avvenuta la traslazione dal cimitero di Canicattì alla chiesa di Santa Chiara, delle spoglie mortali del Beato Rosario Angelo Livatino, primo magistrato elevato agli onori degli altari il 9 maggio 2021, ucciso a 38 anni in odium fidei dai sicari della Stidda il 21 settembre 1990. Alle 14.30, il corpo è stato estumulato al cimitero, dalla cappella di famiglia, dove riposava insieme ai genitori, per essere portato nella chiesa di Santa Chiara dove sarà venerato dai fedeli. Presenti le più alte cariche civili, militari e religiose dell’intera provincia.











Dopo la sistemazione della cassa lignea con il corpo del Beato nella cassa di rinforzo in zinco, e’ partito dal cimitero un corteo su un mezzo di rappresentanza e senza concorso di popolo, che ha percorso il seguente tragitto: via Nazionale, via Capitano Ippolito, piazza IV novembre, corso Umberto.
Davanti il Municipio, la cassa è stata posta su un carrello processionale spinto a mano, ed è stata accolta dai fedeli davanti la chiesa San Diego. Il luogo è significativo e identitario per la comunità di Canicattì, perché San Diego è la chiesa centrale, perché lì è stato portato il corpo del magistrato ucciso, da lì parte invece il corpo del Beato, proprio a rappresentare questa trasfigurazione che è avvenuta in lui con l’offerta della sua vita, motivato dal Vangelo nel compiere il suo dovere.



Dopo un breve momento comunitario di preghiera, dalla chiesa di Dan Diego, e’ partito il corteo pubblico lungo viale Regina Margherita — con sosta davanti la casa natale del Beato — viale della Vittoria e via Guggino, fino alla chiesa Santa Chiara.

<<È stata scelta la chiesa di santa Chiara piuttosto che la Chiesa Madre, dove era stato battezzato, che si trova in centro storico, e la chiesa di San Domenico, dove lui frequentava la celebrazione dell’Eucaristia e aveva fatto il percorso alla Cresima, perché è una chiesa moderna, si trova alla periferia, non molto lontana dalla casa dove viveva Rosario Livatino – spiega don Giuseppe Pontillo, delegato episcopale della diocesi di Agrigento per la traslazione e la ricognizione del Beato Rosario Angelo Livatino- ha tutte quelle caratteristiche per poter accogliere gruppi di pellegrini in sicurezza, è spaziosa, può accogliere più di mille fedeli. È stata scelta una chiesa di periferia che indica anche il cammino di una Chiesa che esce fuori dagli schemi comuni ordinari, di quella che è la lettura della Fede, può sembrare una scelta che esce fuori dalla tradizione legata alla vita del Beato ma dobbiamo rispondere anche alle esigenze contemporanee legate alla fruibilità, all’accessibilità e ai servizi che è necessario dare ai pellegrini>>. Le spoglie del Beato Livatino riposeranno all’interno di una cappella, il sepolcro sarà semplice, in marmo, il mausoleo richiamerà il reliquiario che ha visitato diverse città d’Italia, con due sbalzi che rappresentano il Vangelo e il codice penale <<ciò che ha costutivamente orientato il cammino di fede e formativo del Beato Rosario Angelo Livatino – aggiunge don Pontillo – sul quale poggerà questo mausoleo semplice con le palme del martirio che lo adorneranno, dicendo proprio qual è il motivo della morte, in odio alla fede. Spetterà poi all’ordinario diocesano, dopo la ricognizione canonica, stabilire se e quanto il corpo dovrà o potrà essere esposto alla pubblica venerazione. Ci sarà la possibilità, eventualmente, durante periodi ben definiti dell’anno, di potere esporre o occasionalmente o abitualmente il corpo>>.
Il vicario Foraneo di Canicattì, Don Calogero Morgante, all’arrivo a Santa Chiara dichiara: “Con gioia accogliamo le spoglie mortali del Beato Rosario Angelo Livatino, modello di discepolo, segno visibile di chi ha vissuto la Pasqua di Cristo e si è conformato pienamente a Lui con il dono della vita. Iniziamo il nostro pellegrinaggio accompagnati dalla sua presenza, perché sorretti dal suo esempio e spronati dalla sua testimonianza, possiamo raggiungere la meta, Cristo Signore.”






Ecco le interviste al cimitero realizzate da Carmelo Vella:
Ecco il video dei momenti più salienti realizzato dal Comune di Canicattì: