Caltanissetta: gli ordini professionali contrari alla soppressione della Corte di Giustizia Tributaria

Il timore è quello che la soppressione sia il preludio di ulteriori chiusure di Uffici e Sedi Giudiziarie
Su invito del Sindaco di Caltanissetta Walter Tesauro, tutti gli Ordini Professionali della Provincia di Caltanissetta si sono riuniti a Palazzo del Carmine, sede del Comune di Caltanissetta, per esprimere la loro contrarietà al progetto in esame che vedrebbe la soppressione della Corte di Giustizia Tributaria di Caltanissetta.
Erano presenti i Presidenti degli Ordini degli Avvocati, Notai, Commercialisti, Ingegneri ed Architetti, Agronomi e Consulenti del Lavoro.
“Abbiamo invitato gli ordini professionali al fine di discutere e di valutare insieme le azioni da intraprendere. Ritengo fondamentale un’azione comune e coesa per supportare questa richiesta di rivalutazione per l’interesse di tutta la città di Caltanissetta, dei suoi professionisti e dei cittadini. ha dichiarato il sindaco di Caltanissetta Walter Tesauro. Il timore manifestato da tutti i presenti, infatti, è che questa azione di ridimensionamento e accorpamentosia “preludio di ulteriori chiusure di Uffici e Sedi Giudiziarie. Unitamente alle rappresentanze delle associazioni professionali faremo sentire la nostra voce per dar vita a un confronto finalizzato a rappresentare l’inderogabile esigenza del mantenimento della sede di Giustizia Tributaria alla sezione staccata della stessa Corte d’Appello Tributaria di Caltanissetta. Questo rappresenta una necessità al fine di non favorire ulteriore desertificazione dei territori a discapito dei diritti della cittadinanza, dei professionisti in violazione del principio costituzionale di cui all’art. 24, cuique defensio tribuenda”.
Durante l’incontro è stato redatto un verbale, nel quale ogni ordine professionale ha espresso il proprio parere, che verrà inviato alle parti politiche e agli ordini professionali nazionali.
Al momento, infatti, il MEF – Ministero dell’Economia e Finanze competente per materia – ha predisposto ed elaborato un primo progetto di riorganizzazione della geografia giudiziaria che è stato trasmesso per il necessario confronto con il Consiglio di Presidenza della Giustizia Tributaria (CPGT).
“Ciò prevede, secondo quanto appreso dalla stampa di settore, la soppressione di ben 64 Corti di Giustizia Tributaria di primo grado rispetto alle 103 attualmente esistenti, mediante un progetto di accorpamento alle restanti 39 Corti. Quanto alla Corti Tributarie di Appello, il progetto allo studio prevede la soppressione delle c.d. Sezioni Staccate, mentre resterebbero le sole sedi presso i Capoluoghi di Regione. Così, in Sicilia, sopravviverebbe solo la Corte di Palermo”.
Una proposta che il Sindaco di Caltanissetta, unitamente ai Presidenti degli Ordini professionali, , ritiene assolutamente inaccettabile.
Secondo tale progetto, nello specifico, le Corti di primo grado di Caltanissetta ed Enna verrebbero “accorpate” alla Corte di Agrigento, mentre verrebbe soppressa l’attuale sezione staccata della Corte di Appello Tributaria di Caltanissetta.
Peraltro, ciò a detrimento della nota centralità di Caltanissetta, sede di una prestigiosa Corte di Appello.
Il progetto –i cui criteri informatori non sono tuttavia noti- si prefigge di assicurare una pretesa equa distribuzione sul territorio dei nuovi Giudici Tributari, ormai esclusivamente professionali e non più onorari, previsti in pianta organica nel numero complessivo di 576 -di cui 448 in primo grado- in modo da mantenere solo le Corti di primo grado, per le quali si preveda, attraverso l’accorpamento degli Uffici, un flusso minimo di 1000/1500 ricorsi ogni anno.
Il progetto presuppone, peraltro, che il previsto accorpamento sia mitigato, se non superato, dal potenziamento delle video-udienze da remoto, a nocumento di un contraddittorio effettivo, e dalla mediazione pre-contenziosa in chiave deflattiva.
“Chiediamo di poter prendere in considerazione la nostra richiesta e di ridisegnare il piano di accorpamento attualmente delineato – hanno concluso i Presidenti degli Ordini professionali e il Sindaco di Caltanissetta –. Bisogna garantire una Giustizia di Prossimità. L’obiettivo di ridurre i costi, in questo contesto, potrebbe pregiudicare il buon operato della nostra Corte di Giustizia che, in ambito amministrativo, risponde con efficienza a tutte le esigenze che si presentano”.